Antonella Gentile: Per Amref arriverò in Giappone in sella di un bici

Antonella Gentile: Per Amref arriverò in Giappone in sella di un bici

19 Marzo 2019 0 Di Vincenzo Barnabà

Quando il desiderio di aiutare il mondo è più forti di sé stessi, la motivazione vien da sé – è così che possiamo descrivere la scelta coraggiosa di Antonella Gentile: Ragazza pugliese che ha viaggiato in bici da Barletta a Capo del Nord, percorrendo 5 mila chilometri senza perdere mai il sapore di una nuova avventura e la lucidità di sostenere sempre i suoi obbiettivi. Ma tutto questo, non le è bastato; difatti, subito dopo il Giro d’Italia che la sta impegnando attualmente, la trentaquattrenne ha in mente di arrivare in Giappone in sella della sua bicicletta, triplicando così il suo percorso. «Sono una viaggiatrice per passione che ha deciso di mettersi al servizio di chi viaggia per necessità. Pedalo per sostenere Amref, la più grande organizzazione non profit sanitaria africana” – dichiara la Gentile – “Più saranno i chilometri che percorrerò in questo viaggio attraverso l’Italia, meno saranno quelli che ogni giorno dovranno percorrere le mamme e i bambini in Africa per raggiunger l’acqua potabile»

Nel suo primo viaggio, sempre a sostegno di Amref, la barlettana si è armata di graziella, zaino, due paia di scarpe, un casco, una tuta, una decina di t-shirt e tanta grinta ed ha attraversato l’Italia, l’Austria, la Germania, Danimarca, Svezia, per arrivare in Norvegia dopo soli 183 giorni: «È un viaggio che lascia il segno perché capisci che poi il mondo non è così brutto come ce lo racconta il telegiornale. Conosci gente, vedi che c’è del buono, che le persone sono anche pronte a prendere per mano la sconosciuta e darle il permesso di entrare nel loro mondo». Ed anche se nelle fasi finali dell’avventura, qualcosa è andato storto: “Un tipo che non sono riuscita a vedere in viso è venuto a disturbarmi, per fortuna solo verbalmente, continuava a ripetermi di volermi rivedere e di essere matto. Mi sono spaventata molto, ma nonostante questi episodi, una donna non dovrebbe smettere di viaggiare”, a lei non importa.

Tutt’oggi, a distanza di un anno dalla sua prima esperienza su due ruote, la Gentile non dimentica l’affetto per la sua organizzazione ed afferma: «Lessi dell’impegno degli operatori nel costruire pozzi d’acqua che permettono a centinaia di persone di non dover percorrere diversi chilometri per raggiungere una fonte. Mi sono detta che in qualche modo dovevo contribuire anche io». Motivata sul perché delle sue azioni, l’icona madre di Amref ( che nel frattempo è riusciuta nell’intento di piazzare un Giro d’Italia di tutto rispetto), dichiara:” «Ho preso una cartina dell’Italia e sto segnando i luoghi in cui ho ricevuto ospitalità. Mi viene la pelle d’oca. Siete tantissimi. Grazie davvero».