Ascoli Satriano: perché dovreste visitare la “città dei Grifoni”

Ascoli Satriano: perché dovreste visitare la “città dei Grifoni”

9 Agosto 2019 0 Di Cristiana Lenoci

Un piccolo “gioiello” di Puglia, Ascoli Satriano (in provincia di Foggia) tornato nei giorni scorsi alla ribalta per la riapertura del Castello Ducale in fase di restauro e per la contestuale visita del critico d’arte Vittorio Sgarbi. “Nel castello di Ascoli Satriano ci sono i Grifoni, che sono tra le cose più belle dell’antichità”, ha dichiarato lo studioso d’arte che è stato invitato lo scorso 3 Agosto proprio per parlare del futuro del Castello Ducale e programmare attività culturali in grado di attirare un maggior numero di visitatori.

Il borgo di Ascoli Satriano

Immerso nel Tavoliere delle Puglie, Ascoli Satriano è un paese che non supera i seimila abitanti. Eppure, come di recente ha messo in evidenza anche Vittorio Sgarbi, l’antico “Ausculum” di epoca preromana e abitato dalla popolazione dei Dauni è una perla preziosa della Puglia dal punto di vista artistico e archeologico. Tra le vie del centro storico si respirano storia e tradizioni che sanno di una civiltà contadina, ma chi visita Ascoli Satriano resta piacevolmente colpito anche dalla bellezza della Cattedrale Natività della Beata Vergine Maria (di stile romano-gotico) e dal castello normanno che domina dall’alto l’intero agglomerato di case e che presenta elementi che risalgono al XII secolo.

Tra gli edifici storici interessanti da visitare vi è il Palazzo del Cavaliere (che risale al XVI secolo), il Palazzo Visciola (dove attualmente ha sede il Municipio) e Villa Marulli. Il patrono del paese è San Potito, che si celebra il 18 Agosto. Nei pressi di Ascoli Satriano ci sono sentieri naturalistici in cui passeggiare (segnaliamo in particolare la Selva di San Nicola e quella di San Giacomo).

Il Castello normanno di Ascoli Satriano

I Grifoni: la storia e le origini

Nel “cuore del paese” sorge il Polo Museale, che custodisce, tra i reperti di grande pregio artistico e storico, anche i Grifoni realizzati in marmo policromo, che sono unici nel loro genere e il cui valore è inestimabile. Questi pezzi sono stati rinvenuti nel 1976-1978 da alcuni tombaroli che entrarono in una tomba appartenuta ad una famiglia di principi dauna e si ritrovarono nella camera funeraria. Insieme al corredo funerario, venne trovata la coppia di Grifi variopinta. I due animali erano intenti ad azzannare con gli artigli un cerbiatto dipinto di oro che si dimena tra le fauci. Dopo essere finiti in America, nella collezione del Poul Getty Museum di Los Angeles, questi e altri preziosi oggetti tornarono in Italia, per essere prima esposti a Roma e infine nel Museo di Ascoli Satriano, dove sono tuttora.

Si tratta di capolavori la cui bellezza è rimasta intatta nel tempo  e che suscitano grande emozione in chi ha la fortuna di osservarli. I reperti in marmo risalgono con molta probabilità al IV secolo a.C: nel gruppo marmoreo, oltre ai due grifi, viene inclusa anche una statua raffigurante la divinità di Apollo, risalente al II secolo a.C.

Vittorio Sgarbi ammira da vicino i Grifoni nel Palazzo Ducale

Premio Grifoni D’oro e cittadinanza onoraria a Michele Placido

L’anno scorso, ad Agosto, l’attore e regista Michele Placido, originario di Ascoli Satriano, ha ricevuto dal primo cittadino il premio “Grifoni d’oro” e il conferimento della cittadinanza onoraria. “Ho dovuto emigrare per coronare il mio sogno, e il fatto che oggi la mia città riconosca il mio lavoro mi rende molto felice”, ha dichiarato Placido. Il riconoscimento del premio è stato assegnato a questo artista per essersi distinto nel panorama internazionale per le sue magistrali interpretazioni sia cinematografiche che teatrali.

Michele Placido, originario di Ascoli Satriano