Calcio: Il Lecce festeggia l’1-1 contro la Juve. Il Bari sorride e l’Audace Cerignola torna a vincere.

Calcio: Il Lecce festeggia l’1-1 contro la Juve. Il Bari sorride e l’Audace Cerignola torna a vincere.

28 Ottobre 2019 0 Di Vincenzo Barnabà

SERIE A

98 (90’+8’) minuti così i tifosi del Lecce non l’avevano mai visti eppure, ecco il pareggio tanto desiderato in casa, contro una delle squadre italiane più forti: La Juventus. Buon primo tempo della Juventus che crea diverse occasioni ma non riesce a concretizzare; in avvio di ripresa arriva il botta e risposta dal dischetto tra Dybala e Mancosu che precede numerose occasioni non sfruttate dai bianconeri e una prestazione del Lecce che difende il pareggio con lucidità e carattere.

LA CRONACA

Nel primo tempo, i giallorossi di Liverani (squalificato, in panchina Coppola) sono quelli di sempre: una squadra sbarazzina, che gioca a viso aperto, anche a costo di scoprirsi e prendere freddo. Stavolta Tachtsidis fatica ad alzarsi per aggredire Pjanic e così, a parte un tiro di Majer su ennesimo regalino di De Ligt, nel primo tempo il Lecce finisce per concedere un lungo rosario di occasioni: sono quasi tutte figlie di un palleggio stretto che arriva al limite dell’area. E così per l’H e per la D piovono occasioni: un gol di Higuain è annullato dalla Var, un altro di Dybala, assai ispirato, è salvato da un miracolo di Gabriel. Da aggiungere alcune palle scottanti in area mancate dagli attaccanti in ritardo. Nonostante lo 0-0 il primo tempo si chiude con la sensazione che il gol stia arrivando: è in quest’aria che profuma ancora di estate.

Nel secondo tempo salta, invece, il tappo nella maniera che non ti aspetti: un rigore tira l’altro e in un amen il punteggio diventa 1-1. Prima il penalty bianconero causato da intervento spericolato di Petriccione su Pjanic, rivisto con la Var: la trasformazione mancina è di Dybala. E poi ecco il solito fallo di mano di De Ligt: la Juve dovrà risolvere questo problema, mentre il pareggio lo segna Mancosu. In realtà il botta e risposta mette un po’ di pepe, ma non cambia il gusto del match: è sempre la solita Juve che divora un gol con Berna, bravissimo a saltare il portiere prima di colpire il palo a porta vuota. L’infortunio di Mire Pjanic, uscito per un problema alla coscia, cambia la gara, ma può anche mutare questo scorcio di stagione bianconera. In attesa di capire meglio l’entità dell’infortunio dell’uomo chiave bianconero, Sarri inserisce prima Khedira e poi Rabiot per avere più creatività dalle mezzali. Ma la Juve sbatte su un muro e si fa pure male: Higuain, travolto da Gabriel, starà in campo a forza, ma poi lascerà lo stadio in barella dopo la fine. E lo scenario non cambia neanche quando la Juve maestra di palleggio e in preda all’ansia, è costretta a rovesciare palloni in area: il secondo pari in campionato arriva, forse, nella gara in cui la Juve meno se la aspettava. Per la gioia di tutta Lecce, che balla al Via del Mare, e di un leccese trasferito a Milano.

Nel turno infrasettimanale in programma tra pochi giorni la Juventus ospiterà il Genoa mentre il Lecce sarà impegnato in trasferta con la Sampdoria.

SERIE C

Altro pareggio importante è quello del Bari che, contro il Catania, non regala occasioni ma neanche ne crea: Lucarelli conferma il 3-5-2, con le novità rappresentate da Pinto e Dall’Oglio al posto di Marchese e Rizzo. Modulo a specchio per il Bari: Antenucci e Simeri costituiscono la coppia d’attacco dei pugliesi.

Sotto una iniziale pioggia battente le due squadre si confrontano in maniera dura ma leale: Al minuto 11 Antenucci si incunea in area e serve Costa che, da sinistra, scarica un diagonale mancino su cui Furlan è molto bravo. Al 19′ Mazzarani divora il vantaggio: Di Piazza fa il fenomeno, si accentra da sinistra e scocca un tiro rimpallato da un difensore barese, la palla arriva al numero 32 che, a porta vuota, spedisce incredibilmente fuori. Al 25′ tutto il Massimino protesta per un rigore che sembra solare.

Il Bari si affaccia prima con la botta alta di Costa e poi, alla mezz’ora, con una conclusione di Simeri che chiama Furlan alla respinta. A dieci minuti dalla fine del primo tempo etnei ancora pericolosi: destro in acrobazia di Di Piazza, Frattali è ancora attento. L’ultimo brivido per i Galletti è una girata mancina di Dall’Oglio a lato.

La ripresa è avara di emozioni: Il Bari avanza il baricentro e si rende pericoloso dopo il 7′ con la sventola di Antenucci: il suo diagonale va fuori di un metro. Al quarto d’ora Furlan è superlativo sul colpo di testa di Awua: l’arbitro però aveva fermato il gioco segnalando un fallo. Cinque minuti dopo il Massimino urla per la rete di Mazzarani con un tocco sottomisura: il fuorigioco di Mbende, però, vanifica tutto. Lucarelli cerca di mischiare le carte inserendo Barisic per Lodi, ma non cambia nulla. I pugliesi provano a rendersi pericolosi con Berra e Folorunsho, mentre il Catania rinuncia ad attaccare. Lo 0-0 finale è la logica conseguenza: contro la Paganese, in trasferta, servirà più precisione in attacco per tornare a vincere.

In D, girone H, le cose si fanno intense per i cerignolani. Prima vittoria stagionale, primi tre punti in casa: Contro il Gelbison Vallo della Lucania è Samon Reider Rodriguez ad aprire in bellezza al 70’, seguito a ruota da Simone Pipoli che riporta il risultato in parità. All’84’, decisiva resta la rete di Nicola Loiodice che conclude il match per 2-1.

Vince ancora il Foggia contro il Nardò grazie al goal di Aquaro che li ancora in terza posizione con 18 punti. Continua sulla sua scia positiva il Bitonto che, in vetta alla classifica, sorride al Brindisi e sguinzaglia Lattanzio e Patierno per lo 0-3.