Cesare Blanc: due chiacchiere con il cantautore pugliese Valerio Pizzolo

Cesare Blanc: due chiacchiere con il cantautore pugliese Valerio Pizzolo

21 Marzo 2019 0 Di Cristiana Lenoci

C’è una nuova generazione di cantautori italiani che fa musica seguendo il cuore e l’istinto, ma con grande maestria e talento. Noi abbiamo incontrato Valerio Pizzolo, nome d’arte “Cesare Blanc”, nato nel 1993 a Cerignola (Fg) che da anni vive a Roma. Qui ha avuto modo di intraprendere il suo progetto musicale, che lo ha portato alla realizzazione dell’album intitolato “Collage”.

Cesare Blanc è arrivato al primo posto tra 64 partecipanti al Campionato Cantautori 2017/2018, dimostrando di possedere uno spiccato talento per la musica e tanta determinazione, nonostante la giovane età. Abbiamo rivolto a Valerio alcune domande per conoscerlo meglio:

Perché Cesare Blanc?

Cesare Blanc è un nome che ho incontrato mentre studiavo per un esame di letteratura e subito mi ha rapito. Si tratta di uno pseudonimo utilizzato da Palazzeschi per firmare le sue opere. Non so, sarà stato il suono, ma mi è subito piaciuto e così l’ho preso a prestito come mio nome d’arte.

La poesia di Palazzeschi suscita stupore, ma non è sempre comprensibile al pubblico. Tu cerchi di fare lo stesso quando scrivi il testo di una canzone?

In realtà, anche se ho preso a prestito il suo pseudonimo, non c’è alcuna connessione tra ciò che scrivo e la poesia di questo autore.

Che tipo di segnali ti manda una canzone quando si manifesta nella tua mente?

La scrittura dei testi è per me una sorta di “liberazione”: tutto ciò che non sono in grado di dire nella vita reale cerco di trasferirlo in un canzone. Appena mi si raffigura nella mente qualcosa che vorrei ma non oso dire ecco che mi chiudo in stanza e scrivo di getto.

Molti ti considerano il “nuovo” Paolo Conte: come vivi questo parallelismo?

Sono un grande fan di Paolo Conte, e se qualcuno pensa che possa esserne l’erede non può che farmi piacere. Comunque è un qualcosa che “prendo con le pinze” perché parliamo di Paolo Conte, uno dei più grandi artisti italiani. Basti pensare che ha scritto e composto uno dei brani italiani più famosi nel mondo, “Azzurro”.

Una delle etichette che attribuivano a Paolo Conte era “cantore di provincia”: cosa ne pensi al riguardo?

Paolo Conte si considerava “cittadino del mondo” più che “cantore di provincia”: e credo che durante la sua carriera lo abbia dimostrato in tutto e per tutto.

Tu, Cesare Blanc, sei cantautore per hobby o per professione?

Prima che per professione direi per passione, ma di sicuro non per hobby.

A scuola si studiavano le figure retoriche: ce n’è una, molto importante, che si chiama “sinestesia”, che consiste nel mettere insieme piani sensoriali diversi. Per te le canzoni sono prima da vedere o da ascoltare?

Credo che uno dei grandi valori della musica sia proprio quello di partire dall’ascolto, e nel mentre “vedere” e “creare” un mondo attorno a quello che si sta ascoltando. La musica si vede e si sente nello stesso momento.

Chi è stato la tua guida?

Non credo di aver avuto qualcuno che mi abbia fatto da guida, se non la musica che ho ascoltato e scoperto negli anni.

Nel tuo disco cosa c’è… cioè come ascolto alla guida?

Nel mio EP c’è molto di me stesso, è stato il mio primo lavoro, ed anche i brani contenuti sono i primi che ho scritto. Molti parlano d’amore, che io considero un linguaggio universale. Ora sono già all’opera per le prossime uscite.

Se ti dico “Bar Trombetta”?

E’ stato il luogo in cui ho conosciuto gran parte di quelli che tutt’ora sono i miei amici a Roma. Un luogo di passaggio come tanti, e tanti altri ce ne saranno durante la vita.

Siamo orgogliosi di avere un talento come te nato e cresciuto a Cerignola. Con l’improvvisazione di “EIN”descrivevi in maniera ironica quello che viviamo nel nostro paese. Cerignola e la Puglia ti mancano?

“Ein” è un brano scritto tanti anni fa insieme ad alcuni amici, così per gioco. Cerignola non mi manca più di tanto, sono sincero. Ciò che mi mantiene legato alla terra d’origine sono gli affetti e la famiglia.

In bocca al lupo Cesare Blanc e a presto!

Articolo realizzato da Gianluca Toscanelli