I Boomdabash son pronti a fare ballare Otranto

I Boomdabash son pronti a fare ballare Otranto

3 Gennaio 2020 0 Di Vincenzo Barnabà

Stesso luogo, stesso orario per il concerto idruntino del 2020. L’esibizione dei salentini Boomdabash, nell’ambito delle rassegne musicali Alba dei Popoli e Ghironda Winter Festival, attesa per il 29 dicembre è stata infatti rinviata ad oggi venerdì 3 gennaio a causa del maltempo.

Il luogo è lo stesso, Largo di Porta Terra, dove farà tappa “Per un Milione Winter Tour” che ha già incassato 35 date in giro per l’Italia. Anche l’orario (alle 21) e l’ingresso libero rimangono confermati, come da programma.

L’attesa del pubblico è alta per la band che ha raggiunto l’apice del successo grazie al tormentone estivo “Mambo Salentino”, cantato da Alessandra Amoroso, doppio disco di platino e vincitore della Rtl 102.5 Power Hit come brano estivo più amato e ballato dell’estate 2019.

Sul palco di Otranto i Boomdabash riproporranno i maggiori successi: da “Portami con te” a “Il solito italiano”, da “Barracuda”, che avevano cantato con Jake La Furia e Fabri Fibra, a “Non ti dico no” inciso con Loredana Bertè, sino a “Per un milione”.

La band raggae, nota ad un pubblico giovane, è considerata una delle migliori della scena musicale nazionale perché capace di mixare, in forma originale e con disinvoltura, elementi reggae, soul, drum and bass e hip hop.

Il quartetto di Biggie Bash e Payà (voci), Blazon e Mr. Ketra (ai giradischi e campionatore) è stato consacrato al Festival di Sanremo durante l’ultima edizione proprio con la hit “Per un milione”, della quale questo tour porta il nome.

Il Boomdabash non sono di primo pelo ma hanno raggiunto già  i 15 anni di carriera, festeggiati con uno speciale concerto-evento “Boomdabash &Friends” che ha ospitato artisti del calibro di J Ax, Sergio Sylvestre, Rocco Hunt, Clementino e Loredana Bertè.

Il gruppo salentino ha colto nel segno anche grazie alla cura dei testi, nella maggior parte dei casi ispirati a tematiche sociali e che pescano temi e parole dalla realtà quotidiana. Spesso e volentieri la band ha utilizzato le proprie canzoni a fini di denuncia sociale, per stigmatizzare il bullismo e l‘omofobia, schierandosi apertamente al fianco dei più deboli.