Natale con capitone e anguilla di Lesina: le ricette tradizionali

Natale con capitone e anguilla di Lesina: le ricette tradizionali

19 Dicembre 2019 0 Di Cristiana Lenoci

C’è una zona della Puglia, il Gargano, che è rinomata non solo per le bellezze naturali e paesaggistiche che attirano turisti da ogni parte del mondo, ma anche per le tradizioni culturali e culinarie che vengono riportate in auge in alcuni periodi particolari dell’anno, come appunto il Natale.

In particolare in provincia di Foggia è assai diffusa l’usanza di mangiare la sera del 24 Dicembre il capitone (la femmina dell’anguilla, che si distingue dall’esemplare maschio perché è più grande). Solitamente questo pesce viene cucinato in salsa d’aceto e aglio, oppure cotto alla brace. Ma nel menù natalizio della città di Foggia e dintorni il capitone fritto va per la maggiore.

Io stessa conservo assai nitido il ricordo del Natale durante la mia infanzia, quando i miei nonni portavano a casa capitoni ancora vivi e striscianti da preparare per la cena festiva. Ma se da piccola il sapore di questa tipicità natalizia non rientrava nei miei gusti, più tardi devo dire che ho cominciato ad apprezzarlo come merita.

Un prodotto tipico “antico”

L’anguilla è un pesce che viene allevato a Lesina. Pare che la sua carne dal sapore prelibato e nota per la caratteristica consistenza piacesse particolarmente all’imperatore Federico II di Svezia, che ne parlò in maniera entusiasta in alcuni suoi scritti che riportano la data del 1240. L’anguilla di Lesina, oggi esportata in tutto il mondo, è quindi conosciuta e apprezzata fin dai tempi antichi. Il lago di Lesina è da sempre un ottimo habitat per l’allevamento di questi pesci, che di solito arrivano nel mare Adriatico quando sono ancora piccoli. Un tempo i pescatori locali traevano grande profitto economico dalla vendita di anguille. Oggi, però, le pescate non sono più abbondanti come allora, ed è per questo che anguille e capitoni sono pesci pregiati (ed anche un tantino costosi), che si preferisce riservare alle occasioni importanti, come il pranzo di Natale. Il costo si aggira infatti mediamente tra i 18 e i 20 euro al chilo.

Foggia e Napoli unite dalla stessa “ricetta”

Come succede spesso, la cucina tipica di un luogo (in questo caso la Capitanata risente spesso di altre influenze culinarie e gastronomiche. Il capitone è ad esempio uno di quei piatti che troviamo sia a Foggia e provincia, che a Napoli. Se provate a fare un giro nella cittadina di Lesina in questo periodo potreste sentire il profumo della cucina tipica del luogo e magari assaggiare in qualche locale il capitone fritto che è una vera specialità.

Ricetta per Natale: il capitone fritto

Ingredienti: 1 kg di capitone (eviscerato); farina di semola rimacinata; foglie di alloro; olio di semi di arachide per frittura; sale.

Come prepararlo: dopo aver pulito bene i capitoni dalle interiora e dopo averli privati della testa, passate a tagliarli a tocchetti del diametro di circa 10 centimetri. Asciugateli con carta assorbente prima di passarli nella farina di semola. Preparate l’olio e lasciatelo bollire: poi vi immergete i tocchetti di capitone e fateli cuocere a fuoco medio fino a che raggiungono la doratura giusta. Scolateli e adagiateli su fogli di carta assorbente. Aggiungete infine il sale e serviteli in tavola.

Se il capitone fritto avanza, potete sempre trasformarlo in “capitone alla scapece”, preparando una marinata di olio, aceto, menta e aglio.

Buon appetito!