Quando il calzino diventa un’accessorio: Trend e storia

Quando il calzino diventa un’accessorio: Trend e storia

3 Aprile 2019 0 Di Vincenzo Barnabà

In men che non si dica, è stato il Calzino il vero protagonista di questo inverno. Come mai? Il motivo è semplice, ormai il calzino è un accessorio a cui nessuno può rinunciare. Che sia fluo o basici, l’importante è che si veda. A confermarlo i grandi stilisti di oggi che, ancora una volta, dicono SI al calzino in qualsiasi occasione. Con il ritorno prepotente sulle passerelle di collant e calze di lana, l’inverno appena passato è stato uno dei più colorati di sempre e mentre un bel tacco veniva impreziosito da una calza di pizzo, l’eleganza del mocassino e delle inglesine veniva messo in risalto a suon di colori e geometrie.

Come qual è stata la calza più gettonata di questa stagione? Tra svizi e vizi incontrollabili, fra tessuti pregiati ed altri molto abbordabili, è impossibile non ricordare le forme geometriche di ogni tipo (cerchi, quadrati, rombi, triangoli), i pizzi, le paiette, lustrini, i super eroi in bella vista, eppure…. È stata la calza sushi la più apprezzata dal popolo italiano. Nelle sue variazioni di tinte e fantasie, infatti, sembrerebbero che l’idea di indossare del cibo giapponese è stato il Trend invernale di quest’ultima annata. A confermarlo? Forse anche tutte le pronazioni dei locali giapponesi delle nostre città che, nell’ultimo periodo, hanno riscontrato un gran aumento dei propri clienti. Ed ecco che l’arte culinaria si fonda con il mondo fashion ma se l’inverno sembrerebbe già un ricordo del passato, l’arrivo dell’estate inizia a farsi sentire. Come prepararsi? Calzino sì o calzino no? Il trucco è semplice…. Osa e crea i tuoi outfit, ovviamente con il calzino giusto!


Ad oggi, proprio in vista dell’aumento delle temperature, molteplici sono gli influencer che consigliano i calzini effetto nude o persino la trasgressione di una calza a rete ma se l’istinto ti dice di non coprire le tue caviglie, ricordati che tra le calze più ambite di questa estate ci sarà quella velata. Per gli adolescenti, ecco che arriva anche quest’anno la proposta di indossare il classico calzettone bianco lungo. Dunque, tranquilli, anche quest’estate sicuramente non potrete liberarvi dei vostri calzini!

Insomma, “Dopo anni a gambe nude, tornano collant & Co. Gli stilisti, si sa, sono volubili. E persino un po’ dispettosi. Così, dopo anni a raccontarci che anche in pieno inverno le signore, incuranti del gelo, devono uscire con le gambe scoperte adesso arriva un dietro-front completo. Mai come nelle sfilate della primavera-estate 2018 (e quindi nelle vetrine della nuova stagione) imperversano collant, autoreggenti, calzini, tutti destinati a sottolineare le gambe in un modo che non ci si aspetterebbe proprio con il caldo in arrivo. E non si tratta della trovata di un solitario giovane designer: a proporre la tendenza è il fior fiore del made in Italy, con nomi come Fendi, Miu Miu, Moschino, Tommy Hilfiger.”

Non ci resta che dire, Buon divertimento!

La storia del calzino
Il primo esempio di calza si trovò in Mesopotamia nel 700 a. C. circa: erano lunghi gambali di tela che coprivano anche il piede e una suola di cuoio nell’estremità̀ inferiore. La variante femminile era più̀ raffinata ed era realizzata in tela bianca impreziosita da ricami. I Greci e i Romani avvolgevano intorno alle gambe delle fasce tessute di cotone o di lana chiamate tibiales, chiuse con cinturini o lacci di cuoio. I tibiales però coprivano solo la gamba e non il piede, per cui furono sostituiti presto dalle bracae barbariche che coprivano entrambe le parti. Nei documenti medievali calze e scarpe si confondono, soprattutto nella ter- minologia latina in uso, visto che le due tipologie non erano sempre ben distinte. Di questa confusione ne è un esempio il termine “calzolaio” usato per indicare chi ripara le scarpe ma non le calze. Per tutto l’Alto Medioevo le brache rimasero l’indumento più̀ in uso per coprire le gambe. Si diffuse l’uso delle calze lunghe che però, a causa del loro costo proibitivo, divennero simbolo di ricchezza e distinzione sociale. Fu verso l’undicesimo secolo che nacque la moda della calza: ricerca di nuovi materiali e disegni distinguevano e contrassegnavano i casati dei nobili. Nel Quattrocento la calza passò da accessorio a capo d’abbigliamento primario e verso la fine del secolo le due calze si unirono in modo da avvolgere completamente fianchi e ventre, come una calzamaglia. Fu un’importante rivoluzione nel campo dell’abbigliamento, in quanto rendeva inutile la gonnella maschile che copriva i fianchi, differenziando così strutturalmente le tipologie d’abbigliamento dei due sessi. Spesso in colori sgargianti e diverse da una gamba all’altra, le calze da uomo non solo coprivano, ma attiravano e provocavano. Questa moda rimase in voga per altri tre secoli. Le donne, nel corso della storia, hanno portato calze più o meno raffinate, ma i costumi dell’epoca non permettevano loro di mostrarle. Per questo motivo la versione femminile delle calze non ha mai raggiunto l’importanza di quella maschile nella storia del costume di questo periodo. Per tutto il Seicento e il Settecento le calze erano ancora ben visibili e scelte con estrema cura, anche se non si raggiungevano più i livelli di provocazione e sfoggio dei secoli precedenti. I colori appariscenti erano passati di moda e solo il bianco era considerato elegante, sebbene non mancassero tinte più scure per assottigliare le gambe. L’Ottocento impose nella moda maschile le gambe coperte dai calzoni lunghi e relegò le calze a indumento intimo. Le gambe femminili, invece, cominciarono a scoprirsi e alla fine del secolo, con la danza del Cancan, oltre alle calze si poteva intravedere per la prima volta anche una striscia di pelle nuda. All’inizio del Novecento le gonne si accorciarono mostrando le lucenti calze di seta e nel 1937 la scoperta e l’uso del nylon rivoluzionarono la biancheria intima. Negli anni Sessanta nacquero i collant e l’uso della minigonna li mise ampiamente in mostra, dando loro una grande importanza. Oggi le calze da donna sono un importante accessorio di moda e anche un grande mezzo di seduzione.