San Giovanni Rotondo: all’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza la musica entra in sala operatoria

San Giovanni Rotondo: all’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza la musica entra in sala operatoria

11 Ottobre 2019 0 Di Cristiana Lenoci
Il chirurgo Marco Taurchini

Addio sale operatorie asettiche e dall’atmosfera fredda e rarefatta: all’Ospedale di San Giovanni Rotondo (Fg) le operazioni chirurgiche si svolgono con il sottofondo musicale di musiche rilassanti o, all’occorrenza, energizzanti.

Che sia pop, rock oppure classica, non importa: ciò che conta è che serva a dare la carica giusta al team di medici e personale sanitario che, ogni giorno, entra in sala operatoria, spesso con l’obiettivo di salvare le persone dalla morte.

La musica è la benvenuta nel reparto di Chirurgia toracica del nosocomio “Casa Sollievo della Sofferenza“: il fautore di questa novità è il dottor Marco Taurchini, Direttore dell’Unità Operativa Complessa. Il primario racconta che in sala operatoria c’è musica in filodiffusione, e che però non è sempre la stessa. Dipende dalle preferenze della squadra presente in sala, dall’umore dei membri del team, dalle ore della giornata.

Una cosa è certa: ascoltare musica dà la carica giusta anche per affrontare lunghe ore di lavoro, in piedi, impegnati in un’operazione complessa. Non vi è il rischio che la musica distragga dall’attività svolta né che ostacoli la comprensione tra i membri di una squadra medica. Come appunto sottolinea il primario Taurchini, “in un team affiatato, anche quando l’intervento è piuttosto delicato, ci si intende con uno sguardo, non servono affatto parole”.

La musica piace anche ai pazienti, che quando entrano in sala operatoria si rilassano più facilmente, soprattutto negli interventi in cui il paziente resta sveglio (awake surgery), e la musica favorisce un’atmosfera sicuramente più “umana”.

Ascoltare musica è un modo per creare la giusta sinergia tra colleghi e con i pazienti, per tenere a freno le emozioni ed impegnarsi sempre al massimo. In un posto dove spesso ci si ritrova a combattere contro la morte, un po’ di umanità in più non guasta mai. E il dottor Marco Taurchini e il suo staff sono consapevoli che, a volte, basta davvero poco per sentirsi più “umani”e più vicini a chi sta soffrendo.

L’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” a San Giovanni Rotondo (Fg)