In Italia e nel mondo, gaming e innovazione fanno rima con start up
23 Novembre 2024Come tessere di un mosaico, piccole ma innumerevoli. Le start up sono così e riescono a formare un vero e proprio capolavoro, fatto di innovazione, di sviluppo, di lavoro, di tecnologia. Basti pensare a quanto sta avvenendo nel mondo del gaming, dove le start up stanno svolgendo un ruolo cruciale, portando nuove idee e proponendo nuove soluzioni.
“Il loro è un vero e proprio vento del cambiamento – ci spiega Silvia Urso, della redazione di Giochi di Slot – un cambiamento che coinvolge il modo in cui i giochi vengono sviluppati, distribuiti e anche fruiti”. Proviamo allora a capire qual è il contesto italiano e quello internazionale, parlando di realtà piccole ma in grande espansione.
Startup e innovazione nel mondo del gaming: il panorama italiano
A livello mondiale, il valore di mercato del mondo del gaming è stimato intorno ai 200 miliardi di dollari. Un volume incredibile, in cui le startup sono protagoniste sempre più importanti. Come lo è in Italia la 34BigThings, azienda torinese creatrice del gioco Redout, un racing game che ha riscosso successo internazionale per il suo gameplay avvincente e la grafica accattivante. L’azienda è un modello di come le realtà italiane possano competere sul mercato globale puntando su innovazione e originalità. Anche perché, come ci spiega ancora Silvia Urso, “sono proprio queste caratteristiche a fare delle start up un elemento di sviluppo. Soprattutto quelle del gaming si stanno distinguendo per creatività e attenzione alla qualità.
Per fare altri nomi possiamo citare Forge Reply, start up del gruppo Reply specializzata nello sviluppo di giochi narrativi e esperienze in realtà virtuale. Ci sono loro dietro al videogame Theseus, un esempio di come il gaming possa essere combinato con tecnologie immersive per creare esperienze coinvolgenti. Oppure eFootball.Pro, che promuove tornei di eSports basati su PES, e tante altre ancora.
Il caso Epic Games
“Ma per capire il successo delle start up possiamo raccontare la parabola della Epic Games – dice Silvia Urso, di Giochidislots – nata agli inizi degli anni Novanta, quando il termine start up neanche esisteva”. Eppure il suo inizio è in piccolo, precisamente nello scantinato della casa di famiglia di Tim Sweeney, nel Maryland. Si chiamava Potomac Computer Systems e tra i suoi primi prodotti ci fu un gioco dal titolo “ZZT”. Non un grande successo, ma quello che bastava per iniziare a farsi conoscere nel mondo della tecnologia e del gaming.
Con il tempo, Epic Games si è trasformata da piccola realtà indipendente a uno dei principali attori dell’industria dei videogiochi, grazie a prodotti innovativi e strumenti rivoluzionari. Come il lancio del motore grafico Unreal Engine nel 1998, che ha reso l’azienda una pioniera nella creazione di tecnologia per sviluppatori di giochi. Oppure il 2017, quando la Epic Games ha deciso di cambiare le regole del gioco, in tutti i sensi, lanciando “Fortnite”, non un semplice videogioco, ma un vero e proprio fenomeno culturale.
“Tutto merito delle start up – conclude l’esperta di Giochi di Slots – piccoli laboratori di sviluppo”. Per il gaming, ma non solo.


