Chi era Pino Pascali, l’artista pugliese protagonista del film “Pino” di Walter Fasano

Chi era Pino Pascali, l’artista pugliese protagonista del film “Pino” di Walter Fasano

30 Novembre 2020 0 Di Cristiana Lenoci

“Pino”, il docu-film del regista Walter Fasano in concorso nella sezione italiana.doc della 38esima edizione del Torino Film Festival, ha ricevuto l’ambito premio come “Miglior Film”.

Il premio è stato assegnato dalla giuria, composta da Gaia Furrer (Italia), Stefano Cravero (Italia), Paola Piacenza (Italia) con questa motivazione: “Per la capacità di tradurre un lavoro su commissione in un’esplorazione creativa libera e personale. Coniugando il ritorno al luogo d’origine con il paradosso, l’anticonformismo, il gesto vulcanico di Pascali, il film trasporta lo spettatore in una dimensione in cui materiali d’archivio, parole e suoni sono presenze vive che aprono un dialogo tra artista e cineasta.”

Il film è incentrato sulla figura di Pino Pascali, scomparso nel 1968 a soli 33 anni e al quale oggi è dedicato un museo nella sua terra d’origine in Puglia. Il progetto filmico è cominciato nel 2018, nell’ambito del progetto #Pascali2018, nel 50esimo anniversario dalla scomparsa dell’artista, in occasione dell’acquisizione da parte del Museo di Polignano a Mare dell’opera “Cinque bachi da setola e un bozzolo” (1968).

PINO è una produzione Passo Uno per Regione Puglia, Fondazione Pino Pascali e Apulia Film Commission.

Sinossi del Film

Roma, estate 1968. Pino Pascali, all’apice di un fulminante percorso artistico, muore giovanissimo in un incidente in motocicletta. Con lui scompare uno dei protagonisti di una straordinaria stagione creativa dell’arte italiana e internazionale. Cinquant’anni dopo il Museo Pascali di Polignano a Mare, terra d’origine di Pino, compra ed espone la sua opera Cinque Bachi da Setola e un Bozzolo. Il racconto del ritorno nei luoghi delle proprie origini è l’occasione per una riflessione su Pascali in una dimensione narrativa in cui spazio e tempo si piegano e si cancellano. Il film è accompagnato dalle voci di Suzanne Vega, Alma Jodorowsky, Monica Guerritore, Michele Riondino.

Ma chi è questo artista pugliese che ha lasciato una traccia indelebile nella sua pur breve carriera?

Nato a Bari da genitori di Polignano a Mare il 19 ottobre del 1935, Pino Pascali senza dubbio è stato il più celebre artista (nelle accezioni di  Scultore, scenografo, performer) a livello internazionale di tutto il Novecento. Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1959, aveva cominciato subito a muovere i primi passi come scenografo. Oltre a realizzare disegni e “corti” per “Carosello” e altre trasmissioni tv, insieme a disegni e plastici di velieri, treni, corazze, Pino Pascali amava sperimentare, ed infatti lo faceva spesso nei suoi lavori personali. Si potrebbe ben dire che la sua parola d’ordine fu “sperimentazione”.

Nel 1965 l’artista pugliese tenne la sua prima mostra personale, a Roma. In soli tre anni era riuscito a destare l’attenzione dei maggior critici d’arte italiani (Vivaldi, Calvesi, Grandi, Rubiu, Boatto, Bucarelli, De Marchis) e di galleristi d’avanguardia, come Sargentini, Sperone, Iolas. Proprio nell’estate del 1968 Pascali aveva partecipato alla XXXIV Biennale di Venezia.

Dopo la sua scomparsa, avvenuta tragicamente per un incidente stradale con la motocicletta nel 1968, a soli 33 anni, a mostra ancora aperta, gli fu conferito il Premio internazionale per la Scultura.

Questo talentuoso artista ha offerto una sua originale risposta critica (italiana e meridionale) alle nuove tendenze provenienti dagli Usa: la Pop Art, la Minimal Art. Precorre l’Arte Povera, la Body Art, l’arte concettuale degli anni Settanta.

Il Premio istituito in onore dell’artista

Il Premio Pino Pascali fu istituito a Polignano a Mare nel 1969 dai genitori dell’artista, Franco e Lucia Pascali, per onorare la memoria del figlio morto tragicamente quando aveva solo 33 anni. Il presidente del Premio, Palma Bucarelli e, successivamente, Bruno Mantura e Italo Faldi, soprintendenti della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, nominava i membri della giuria, tra cui ci fu Giulio Carlo Argan. La segreteria organizzativa del Premio venne gestita da Filippo Franco Favale (Presidente della Pro Loco di Polignano) e grande amico della famiglia Pascali. Il Premio consisteva in una somma di 200.000 lire, stanziata dai genitori di Pascali, in una targa e nell’allestimento di una mostra personale delle opere dell’artista vincitore del Premio.

Il premio si è interrotto per venti anni, dopo la morte dei genitori dell’artista. Dal 1997, con la nascita a Polignano del Museo Comunale d’Arte Contemporanea “Palazzo Pino Pascali”, è stato ripristinato per volere della direttrice del Museo, Rosalba Branà, e si realizza grazie al finanziamento pubblico della Regione Puglia e del Comune di Polignano a Mare. Il Premio viene assegnato ogni anno ad un artista, o ad un personaggio del mondo dell’arte, di respiro internazionale scelto, tra una rosa di nomi proposti, da una giuria di esperti, storici e critici d’arte, nominata anno per anno dalla direttrice del Museo.

Nello spirito originario del Premio, si cerca di privilegiare e indirizzare la scelta verso un artista non già totalmente “arrivato”, un “mostro sacro” intoccabile, già storicizzato e consacrato dalla critica d’arte, ma ancora in via di affermazione definitiva, anche se già internazionalmente conosciuto e su cui si possa ancora “scommettere” sulla futura promettente evoluzione. Un altro criterio che privilegia l’orientamento della scelta della giuria è l’attitudine e la predisposizione “pascaliana” verso la multimedialità e l’uso di più linguaggi e tecniche espressive.

Il Premio ora consiste in una grande mostra personale dell’artista vincitore nel Museo Pascali con relativa pubblicazione di un catalogo monografico, nell’acquisto di un’opera dell’artista vincitore, che entra così a far parte della Collezione di opere in esposizione permanente del Museo, e nella consegna, durante la cerimonia del Premio, di una statuetta di ceramica bianca, riproduzione della scultura “Coda di balena” di Pino Pascali, realizzata dall’Istituto Statale d’Arte di Bari.

L’artista pugliese Pino Pascali