
Michele Iacovelli: un performer pugliese nel tour europeo di Anastacia
13 Dicembre 2019Un artista talentuoso e fortemente motivato a farsi strada nel mondo dello spettacolo: Michele Iacovelli, 31enne pugliese originario di Cerignola (Fg), ha sicuramente la grinta necessaria per arrivare in alto. Lo abbiamo raggiunto per intervistarlo proprio nei giorni in cui, ad Amsterdam, sta partecipando come ballerino al tour europeo “We will Rock You” con la grande Anastacia.
R: Ciao, Michele. C’è stato un momento o un episodio della tua vita in cui hai capito che è questa la strada che vuoi percorrere?
MI: Non c’è stato un episodio preciso che mi ha fatto pensare “questo è il mio mestiere”. So solo che fin da bambino ho sempre provato gioia nel ballare e cantare: era una delle poche cose che mi faceva stare realmente bene. Man mano che passava il tempo e diventavo grande, la voglia di fare arte cresceva sempre di più in me. L’arte era ed è tuttora linfa vitale per il mio essere, ed ora ho la fortuna di fare del mio sogno la mia professione!
R: Durante questi anni di studio, allenamento e formazione hai avuto dubbi e perplessità sulla tua scelta?
MI: Dubbi e perplessità? Ne ho avuti tantissimi. D’altronde tutti noi siamo perennemente sotto giudizio e sotto prove. Ho affrontato tantissimi provini e audizioni e ho ricevuto molti “No”. Questi, spesso, sono stati motivo di sconforto per me. Mi sono messo varie volte in discussione, e mi sono detto: ma è realmente questo ciò che vuoi fare, pensi davvero di riuscirci? La mia risposta è sempre stata “Sì”, quindi quei “No” ricevuti mi hanno dato la forza di riprendermi e ricominciare con più grinta. Mi asciugavo le lacrime che mi venivano fuori per la delusione e ripartivo. Oggi ovviamente ho una maturità diversa ed una maggiore consapevolezza di quello che sono e di quello che posso dare al pubblico come artista. Ma resto comunque un essere umano, e come tale quando non vengo selezionato per uno spettacolo cui tengo molto mi porto dietro il dispiacere e l’amaro in bocca!
R: C’è stato un maestro o una guida che ti ha aiutato in questo percorso di formazione professionale?
MI: No, piuttosto ho sempre cercato di prendere ciò che di buono avevano le persone con le quali studiavo e lavoravo. Li scrutavo con attenzione e stavo attento a tutto quello che facevano per poter apprendere il più possibile da loro. Ho avuto la possibilità di crescere anche guardando gli altri. Osservare è sempre stato molto importante per me. Ho conosciuto tanti artisti ed insegnanti, ed alcuni di loro mi hanno aiutato molto. Ho potuto studiare con persone molto brave e preparate che hanno creduto in me e nelle mie potenzialità anche quando ero un artista “acerbo” alle prime armi! Questa per me è stata una grande fortuna. Per un artista è fondamentale avere qualcuno che ti sprona e crede in te.
R: Come valuti l’esperienza di lavorare con una star del calibro di Anastacia?
MI: Lavorare con Anastacia è un’esperienza incredibile, lei è sempre stata un mio mito, da ragazzino ho sempre cantato le sue canzoni. Quando ho ricevuto la notizia di essere stato preso nel corpo di ballo di questo grande spettacolo in cui la protagonista era proprio lei, non riuscivo a crederci. Dopo qualche minuto di silenzio sono scoppiato ad urlare dalla gioia come un matto. Oltre ad avere una voce straordinaria, Anastacia è un puro mix di talento e carisma. Ogni sera, quando la vedo accanto a me sul placo penso: “Ma davvero sto vivendo tutto questo?”. Posso solo aggiungere di essere molto felice e soddisfatto.
R: Quali sono le doti indispensabili per fare carriera in questo ambito? Quante ore ti alleni al giorno?
MI: Per fare questa professione secondo me servono talento, buona educazione, umiltà e determinazione. Questi sono elementi fondamentali per proseguire una carriera nel mondo artistico. Naturalmente a tutto questo bisogna aggiungerci lo studio, perché in questo ambito non ci si può mai fermare e smettere di studiare. Quando sono in tour mi alleno molto meno rispetto a quando sono libero da impegni e non lavoro. Mediamente mi alleno per tre ore al giorno in tour, mentre quando sono libero le ore sono molte di più. Le discipline che studio sono quelle tipiche di un performer teatrale: canto, danza, recitazione. La fatica è triplicata perché devi trovare il giusto tempo da dedicare a queste tre impegnative discipline. Insomma, non è un mestiere facile come alcuni credono. Dietro ad una battuta o frase cantata o un passo di danza ci sono sempre tante ore di sudore e sacrificio.
R: A quanti anni hai lasciato Cerignola? Ritieni che fare esperienza fuori casa sia utile dal punto di vista umano, oltre che professionale?
MI: Ho lasciato Cerignola, la città in cui sono nato, che avevo 21 anni. Mi sono trasferito a Milano, dove ho vissuto sette anni per studiare e diplomarmi presso l’Accademia privata di Musical “MTS Musical The School”, diretta da Simone Nardini. In questa Accademia sono cresciuto, formandomi a 360°. Per me ancora oggi è una seconda casa! Lasciare il mio paese di origine nel 2010, per quanto sia stato difficile a causa del mio forte legame per la famiglia e la terra, è stato un passo decisivo che mi ha molto aiutato. Stando fuori casa sono cresciuto e maturato, ho vissuto tante realtà che purtroppo nel nostro paese non ci sono e fanno ancora fatica ad emergere, ma ovviamente amo la mia casa e la mia Puglia, e ci torno appena posso.
R: Come ti vedi tra dieci anni? Quali sono i tuoi prossimi obiettivi artistici e professionali?
MI: Come mi medo tra dieci anni? Bella domanda. Io sono una persona che vive il momento, la mia professione non mi permette di guardare troppo oltre. Purtroppo noi artisti non sappiamo cosa sia “l’indeterminato”. Spero di continuare a fare arte, questo è quello che mi auguro e spero anche di avere una famiglia ed una casa tutta mia. Vorrei in primis una famiglia che sia bella quanto la mia di origine, perché se oggi mi ritrovo qui a rispondere a domande circa la mia carriera di artista sicuramente lo devo ai miei familiari, ai miei splendidi genitori e due meravigliose sorelle che amo più della mia stessa vita. Quello mi accadrà dal punto di vista professionale non posso saperlo. Per il momento so che per la fine del 2019 e per il prossimo anno sarò impegnato con questo grande spettacolo e girerò tutta l’Europa. Tutti quelli che fanno il mio mestiere vorrebbero cantare e ballare sulle note dei brani dei Queen. Ecco, io lo sto facendo e mi godrò ogni singolo momento di tutto questo.
Una grande sferzata di energia e di entusiasmo ci arriva da questo giovane pugliese a cui auguriamo una carriera intensa e piena di grandi soddisfazioni. In bocca al lupo Michele!
Michele Iacovelli: Biografia
Nato a Cerignola il 18-06-1988, dopo aver affrontato intensi studi di danza classica, contemporanea, latino americane e canto pop e jazz in diverse scuole del foggiano decide di perfezionarsi a Milano dove si diploma presso l’accademia “MTS -Musical The School” e a Londra dove si diploma presso la “LCM – London College of Music” in Musical Theatre.
Annovera esperienze lavorative in televisione come finalista del concorso canoro “Premio Mia Martini” in onda su RAI 3 e “Casa Sanremo” su RAI 1, ballerino per la fiction “Alex&Co” su DisneyChannel e per la trasmissione televisiva “Stasera casa Mika” con Mika su RAI 2.
Inoltre ha lavorato come performer per numerosissimi musical tra cui: tour europeo nello spettacolo di illusionismo “The Magic of Erix Logan” , “Spring Awakening” , “MID Summer Night’s Circus” , “Il libro della Giungla” regia di Ilaria De Angelis , “Rapunzel” con Lorella Cuccarini regia di Maurizio Colombi e coreografie di Rita Pivano, nel ruolo di Woof in “Hair the Musical Tribut” , come ensemble e nel ruolo di Paprika nel musical “Mamma Mia” con Luca Ward Paolo Conticini e Sergio Muniz regia di Massimo Romeo Piparo e coreografie di Roberto Croce, come ensemble e nel ruolo di Pietro nel tour italiano ed europeo di “Jesus Christ Superstar” con Ted Neeley regia di Massimo Romeo Piparo e coreografie di Roberto Croce.
Attualmente fa parte del corpo di ballo del tour europeo di “We Will Rock You” con Anastacia