Pensioni, dal 2025 torna la Legge Fornero
23 Novembre 2024Ci sono importanti novità per il sistema pensionistico italiano all’interno della Legge di Bilancio del 2025. Tra le più cruciali c’è senza dubbio il ritorno, previsto per il prossimo anno, della Legge Fornero, con criteri più rigidi per il pensionamento: età minima di 67 anni e requisiti contributivi elevati.
Le novità, però, non dovrebbero finire qui: l’esecutivo è infatti al lavoro anche su nuove misure che dovrebbero facilitare l’uscita anticipata dal mondo del lavoro per alcune categorie di professionisti nonché misure di tutela per i giovani lavoratori e per le donne. Ma proviamo ad andare con ordine. Oltre alla pensione di vecchiaia, accessibile a 67 anni con almeno 20 anni di contributi, saranno disponibili alternative come la pensione anticipata contributiva e opzioni agevolate. Nel primo caso si potrà lasciare il lavoro a 64 anni, ma solo se i contributi garantiranno un importo pari a tre volte l’Assegno Sociale. Per le donne con figli, invece, i requisiti economici saranno leggermente ridotti così come resteranno disponibili misure come “Opzione donna” e “Quota 103”, anche se in pochi, fino a questo momento, hanno scelto l’ultima opzione.
Quello che è certo è che bisogna arrivare al momento della pensione con le idee chiare, ovvero con la certezza di quanto manca al pensionamento e soprattutto di quanto si andrà a percepire. Per sapere tutto questo basta consultare l’estratto conto contributivo online, uno strumento fondamentale per tutti i lavoratori che vogliono pianificare il proprio pensionamento. Si tratta di un documento rilasciato dall’INPS che contiene l’elenco dei contributi previdenziali versati durante la carriera lavorativa ed è importante per diversi aspetti. Innanzitutto permette di verificare i contributi versati e far venire a galla eventuali errori o mancanze che possono compromettere l’accesso alla pensione. In seconda battuta è importante perché permette di stimare la pensione futura: conoscere l’importo dei contributi consente infatti di calcolare una previsione dell’assegno pensionistico e capire dunque se basterà per mantenere il proprio tenore di vita. Infine si può pianificare il pensionamento: si può capire se conviene scegliere una forma di uscita agevolata oppure si può identificare la data in cui si finirà di lavorare. Per consultarlo basta collegarsi al sito dell’INPS e accedere con lo SPID o con la Carta d’Identità Elettronica. Per chi non dovesse avere dimestichezza con questi strumenti o con la tecnologia in generale, l’estratto conto contributivo può essere richiesto anche presso gli uffici fisici dell’INPS o tramite un patronato.
Ma torniamo alle misure del Governo, misure che hanno come obiettivo quello di bilanciare sostenibilità economica e flessibilità per i lavoratori. Tuttavia, i tecnici continuano a sollevare dubbi sui costi delle misure di prepensionamento, come “Quota 103” e l’Ape Sociale, dal momento che le previsioni demografiche parlano di un aumento della popolazione anziana e di un calo delle nuove generazioni lavorative, un fattore che potrebbe rendere insostenibili molte delle opzioni attuali nel lungo termine.
Quello che è certo è che i lavoratori devono mantenersi informativi su tutte le agevolazioni, le misure e i documenti che possono essere utili per arrivare bene al momento della pensione. Un momento tanto atteso, che non deve regalare spiacevoli sorprese.


