Raccolta Differenziata: la Puglia regione più virtuosa del Sud Italia

La qualità dell’ambiente rappresenta un valore ed un’opportunità di sviluppo. Proprio seguendo questo indirizzo la Puglia si è guadagnata il primato di regione più virtuosa del Meridione nella raccolta differenziata di carta e cartone.

Durante il 25° Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia, curato da COMIECO, è emerso che “la Puglia sta cominciando a raccogliere i frutti di un percorso di diffusione, potenziamento ed efficientamento della raccolta differenziata avviata ormai da tempo” (sono queste le parole pronunciate da Carlo Montalbetti, direttore generale del Consorzio).

A livello provinciale, il centro più attivo è Bari, che nel 2019 ha prodotto 83.975 tonnellate di differenziata, pari a 66,3 kg per abitante. Seguono Lecce, Foggia, Taranto e Brindisi (con 19.174 tonnellate).

Per aiutare i residenti pugliesi a differenziare nel modo migliore è nata anche un’app specifica, chiamata “AroBa4”, scaricabile gratuitamente. Utilizzando tale applicazione si può fugare ogni dubbio riguardante il conferimento degli imballaggi o dell’umido, e segnalare situazioni di degrado urbano. Inoltre è possibile richiedere il ritiro dei rifiuti ingombranti (nei comuni di Gravina in Puglia, Altamura, Poggiorsini, Grumo Appula, Toritto e Santeramo in Colle).

L’obiettivo principale è quello di ridurre al minimo la quantità di indifferenziata, abbassando i costi dello smaltimento ed evitando così ingenti sanzioni.

Alla stessa mission concorrono altre iniziative promosse dalla Regione Puglia, dalle “Ecofeste”-manifestazioni in cui si promuovono le buone pratiche di contenimento dei rifiuti- alla campagna di sensibilizzazione sul riciclo dei pannolini lavabili.

La regione Puglia eccelle anche nell’ambito della Green Economy: grazie alle politiche di sviluppo economico attente alle tematiche ambientali, la Puglia è leader nel campo dell’energia pulita con un primo posto per la produzione da fonti eoliche e fotovoltaiche, ed un terzo posto per le bioenergie.

L’economia verde non è solo un momento avanzato di business, ma anche un nuovo approccio (soprattutto culturale) al mondo produttivo.