
Gaudiano tra le nuove proposte di Sanremo: “Polvere da sparo è la canzone che mai avrei voluto scrivere”
1 Marzo 2021Luca Gaudiano è un artista foggiano “a tutto tondo”: non è solo un promettente cantante, ma anche un talentuoso attore di teatro. Quest’anno Gaudiano, classe 1991, salirà sul palco del Festival di Sanremo tra le Nuove proposte. In gara il giovane cantautore porterà un brano, intitolato “Polvere da sparo” dedicata al padre, scomparso circa tre anni fa. Una cicatrice indelebile, un dolore difficile da sopportare, che il cantante pugliese ha però rielaborato nel modo migliore possibile: attraverso parole e musica.
Mentre a teatro Gaudiano ha già partecipato a diversi musical (tra cui “Ghost e “Men in Italy” con Iva Zanicchi, Jonathan Kash e Bianca Atzei), l’esordio musicale è avvenuto l’anno scorso, con il singolo “Le cose inutili”, seguito poi dopo poco tempo dal brano “Acqua per occhi rossi”.
In una recente intervista il cantante originario di Foggia ha dichiarato:
“Polvere da sparo è la canzone che non avrei mai voluto scrivere. Questo brano è il prodotto di tutte le riflessioni che ancora oggi mi accompagnano e mi aiutano nella medicazione quotidiana di questa ferita, la morte prematura di mio padre”.
Il testo di Polvere da sparo di Gaudiano
Ho dormito un tot
Non sto ancora meglio
Però per un po’ ho dimenticato tutto.
Sento che piano svanisce l’effetto
Del sonno anestetico
Riaffiora il dolore
E il cassetto è sprovvisto di un buon analgesico.
E mi brucia il cuore perché non ti ho detto
Quanto ti abbia amato per quello che hai fatto
Per come hai lottato coi mulini a vento
Con la forza del tuo cuore fatto di cemento
Tigre nella giungla dei pensieri sparsi
Non riuscivi a dirmi quanto detestassi
Non poterti alzare la mattina a prepararmi
Quello stramaledetto caffè
Perché tutto quello che mi resta
È una domanda polvere da sparo in un solo colpo
Da spararmi nella testa
Se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
Se mi guardo allo specchio vedo te
Io vedo te
Se mi guardo allo specchio vedo te
Io vedo te
Se mi guardo allo specchio
Voglio scappare a Milano
Per farmi tagliare la faccia dal vento
Se non elaboro ancora il tuo lutto
è perché ho il metabolismo lento
Ma cosa somatizzo a fare
Se voglio ancora piangere?
Se nella notte mi sveglio con
La mano al collo di un demone
Che mi toglie il fiato, faccio resistenza
Col mio autocontrollo, con la mia pazienza
Spero sia soltanto un altro brutto sogno
Con la forza che mi hai dato mi alzo e vado in bagno
Prendo un bel respiro, per un po’ lo accetto
Poi riascolto il suono
Del tuo cuore in petto
Stringo negli occhi il ricordo in un mare di lacrime
Perché tutto quello che mi resta
È una domanda polvere da sparo
In un solo colpo
Da spararmi nella testa
Se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
Se mi guardo allo specchio vedo te
Io vedo te
Se mi guardo allo specchio vedo te
Io vedo te
Se mi guardo allo specchio
Tutti che parlano e sanno capire
Come mi sento, sanno cosa dire
La vita è questa non può farci niente
Così come inizia dovrà anche finire
Tu focalizzati sopra i dettagli
Affidati al tempo e non sbagli”
E nel frattempo che lento ricuce
Io resto sveglio ma spengo la luce.
Perché tutto quello che mi resta
È una domanda polvere da sparo
In un solo colpo
Da spararmi nella testa
Se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
Se mi guardo allo specchio vedo te
Io vedo te
Se mi guardo allo specchio vedo te
Io vedo te
Se mi guardo allo specchio vedo te