Quando l’agricoltura è Donna: la storia di Angela Cascavilla

Quando l’agricoltura è Donna: la storia di Angela Cascavilla

8 Aprile 2020 0 Di Cristiana Lenoci

Tornare alle origini, alla terra che ci offre spontaneamente i suoi frutti ogni giorno, potrebbe rappresentare una rinascita per ciascuno di noi. Soprattutto dopo un periodo di pandemia come quello che stiamo vivendo. Ci sono persone che hanno fatto dell’agricoltura la loro scelta di vita, e che la portano avanti con determinazione e coraggio, nonostante le difficoltà.

Vogliamo raccontarvi la storia di Angela Cascavilla, ventisettenne pugliese di Cerignola (Fg) perché testimonia una realtà emergente ed un trend in crescita: la presenza di giovani donne in agricoltura, anche nel Sud Italia. Qui, infatti, la coltivazione dei campi e la loro gestione- per tradizione- è stata sempre per lo più appannaggio degli uomini.

Oggi qualcosa sta cambiando, e molte donne (come Angela e le sue sorelle) prendono in mano le redini delle aziende agricole di famiglia per renderle sempre più competitive sul mercato, senza però rinunciare alla qualità e alla genuinità dei prodotti.

Angela vive a Borgo Tressanti, una frazione di Cerignola, centro agricolo della provincia di Foggia, circondata da campi e animali. La sua famiglia è composta da 5 persone: il padre Nicola, di 55 anni, Presidente delle cooperative agricole Soc. Coop. Arl Del verde e Soc. sgr. Cascavilla srl; la madre Lucia, casalinga di 54 anni, e le due sorelle Antonella (25 anni) e Francesca (22 anni).

Mio padre voleva tanto un figlio maschio”, esordisce Angela nell’intervista- immaginava di poter condividere con lui le sue passioni e il suo lavoro: coltivare i campi, guidare i mezzi agricoli, seguire i tempi della frutta e degli ortaggi. In realtà, con il passare degli anni si è ricreduto: siamo scese noi figlie femmine in campo!”

Angela, laureata in Scienze Motorie, racconta la sua infanzia, trascorsa all’aria aperta, seguendo i familiari nella conduzione della piccola azienda. “Aiutavo mia nonna a prendere le uova fresche nel pollaio, giocavo senza timore con i coniglietti, e come ogni anno era da tradizione fare la salsa tutti insieme. Seguendo mio padre sul carretto tra i filari aiutavo a distinguere lo scarto delle pesche e albicocche. Poi, con mio nonno ogni sabato pagavamo gli operai per il lavoro svolto durante la settimana. E’ merito anche della mia infanzia se sono diventata la persona che sono oggi”.

Crescendo mio padre ha diviso i compiti: le mie sorelle si occupano della Soc. Agr Cascavilla Srl finalizzata alla produzione di pesche, albicocche, prugne e uva biologica, mentre io gestisco la Soc. Coop. Arl Del Verde finalizzata alla mediazione di carciofi e grano. Acquistiamo la merce dai fornitori, i nostri operai si recano nei campi per imballare i carciofi nelle casse o in fasci. Poi la merce viene trasportata in magazzino per essere distribuita nei mercati in tutta Italia.  Non è stato semplice capire il meccanismo dell’azienda e avere a che fare con fatture, IVA , prezzi, pedane , casse usate, bins, contributi, giornate agricole.  Commettendo errori, e ricevendo rimproveri da parte di un padre molto esigente, oggi posso ritenermi soddisfatta delle responsabilità e del ruolo di cui sono investita in azienda.

R: Angela, potresti descriverci una tua giornata-tipo in azienda?

AC: Arrivo in ufficio alle 8:00,  registro i documenti contabili e la merce acquistata, revisiono le entrate e i pagamenti dei clienti e fornitori per garantire l’accuratezza della contabilità generale. Verso le 13:00 rientrano gli operai dalle campagne per scaricare la merce dai camion, una volta distribuiti i bancali in base alle partenze dei mercati preparo i DDT  per i camionisti che verranno a caricare.

Durante la campagna del grano, la cui mietitura varia tra la seconda metà di giugno e la prima metà di luglio, il grano viene trebbiato dai campi, caricato sui rimorchi agricoli o camion e portato  in azienda. Qui analizzo un campione, e in base all’umidità , peso specifico e proteine verrà stoccato per mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche del cereale, successivamente viene conservato nei silos oppure consegnato al Molino.

R: Secondo te perché le donne stanno rivalutando questo settore? Aumenta il numero di giovani donne che si occupa della gestione di aziende agricole anche al Sud Italia.

AC: Penso che dal momento in cui le donne hanno ottenuto la parità dei diritti dal punto di vista lavorativo hanno avuto anche la possibilità di dimostrare le loro potenzialità. La presenza femminile “fa la differenza”, in genere una donna pone attenzione alla qualità della produzione oltre che alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio. Lavorando in un ambiente prettamente maschile, ammetto che gli uomini sottovalutano tanti aspetti. Per di più ci sono le statistiche che dimostrano l’aumento della presenza femminile nel settore agricolo sia a livello imprenditoriale che come operaie. E questo non può che essere un segnale molto positivo per il futuro.

R: Cosa diresti ad una donna che vorrebbe praticare agricoltura?

AC: Sinceramente è stato complicato abituarmi a certi ritmi, in pieno raccolto non esistono giorni festivi, si lavora anche il sabato e la domenica. Inoltre bisogna avere pazienza perché come dicono i contadini “ogni anno è un anno”. Vedere crescere le piante grazie alla cura e alle proprie attenzioni da indescrivibili soddisfazioni, e poi in questo lavoro si imparano sempre cose nuove.

R: Quali sono i tuoi progetti futuri?

AC: Il mio obiettivo principale è di portare avanti un’azienda con le mie sorelle, ognuna con il suo compito, non è semplice gestire tre donne “in campo”!  Un altro progetto futuro è di inserire la produzione di prodotti cosmetici a base di sostanze naturali, confezionati con il nostro marchio. Ma soprattutto continuare a dare soddisfazioni a mio padre, rendendolo sempre più felice di avere avuto tre figlie femmine!

Grazie Angela!