La filologa e grecista pugliese Dorella Cianci: “La filosofia è nella vita di tutti i giorni”

La filologa e grecista pugliese Dorella Cianci: “La filosofia è nella vita di tutti i giorni”

9 Aprile 2019 0 Di Cristiana Lenoci

Partorire con la testa” (edizioni Marsilio, 2018) è il titolo dell’ultimo scritto dalla filologa e docente universitaria Dorella Cianci, ricercatrice pugliese originaria di Cerignola (Fg). Il testo, incentrato sulla figura del filosofo greco Socrate, maestro di maieutica intellettuale, sarà presentato stasera alle ore 19 presso la libreria “Ubik” di Foggia. L’autrice presenterà al pubblico il libro, confrontandosi con Francesco De Martino, docente dell’Università di Foggia.

Tempo fa abbiamo incontrato questa giovane e appassionata filologa e grecista, e le abbiamo rivolto alcune domande vertenti soprattutto sull’impatto della filosofia nella vita quotidiana. Attualmente Dorella Cianci è assegnista di ricerca in Storia della Filosofia medievale presso l’Università Lumsa di Roma, dove insegna filosofia con i bambini. Ha collaborato con alcuni quotidiani come “La Repubblica” e “L’Unità”, e scrive per le pagine culturali del “Sole 24 Ore”.

Pur essendo piuttosto giovane, Dorella ha le idee già chiare e sta seguendo con entusiasmo e determinazione le sue passioni. Il forte interesse per la Filosofia è cresciuto e si è consolidato  grazie alla collaborazione con il Sole 24 Ore Domenica, il supplemento culturale in cui c’è anche Armando Massarenti, uno dei più grandi filosofi attuali. In questo giornale di spicco della cultura in Italia Dorella si occupa delle pagine “Scienza e filosofia”.

Quale impatto ritieni che la filosofia possa avere sulla vita di tutti i giorni?

E’ una domanda piuttosto impegnativa. La filosofia è nella vita del medico che deve prendere delle decisioni, è nei pensieri di chi inizia la giornata e si fa due domande sullo scorrere del tempo, è nell’attività del manager che deve decidere come rapportarsi agli altri, è al centro dello stupore infantile e anche nel nostro modo di affrontare alcuni problemi come la felicità, il dialogo con l’altro, l’amore e soprattutto la politica. Oggi la filosofia è in stretto contatto con le neuroscienze, e infatti stiamo imparando a ri-spiegare fenomeni come l’empatia oppure la percezione del tempo. Ci sono orizzonti nuovi che avvicinano la filosofia alla vita di tutti i giorni.

La filosofia spiegata ai bambini: come giudichi questa esperienza?

Da un po’ di tempo dirigo una rivista, Amica Sofia, e dunque potete immaginare che condivido l’impostazione. Però bisogna stare attenti a non fare confusione. I bambini non sono cavie da esaminare filosoficamente, né sono ascoltatori passivi indottrinati con pillole filosofiche. Il nostro gruppo, nato intorno all’Università di Perugia (grazie al Prof. Livio Rossetti), parla di filosofia con i bambini, i quali riflettono su alcuni temi e si pongono delle domande: questo è il senso del filosofare ad ogni età. Ai bambini, inoltre, non importa fino in fondo se quello è il pensiero di Kant o di Aristotele, ma conta il loro essere al centro e interrogarsi su ciò che li circonda (e questo riguarda anche domande scientifiche).

La filosofia come mestiere di vivere: potresti spiegarci meglio questo concetto ricorrente nei tuoi articoli?

Il concetto si riallaccia a quello di prima e all’idea di vedere la filosofia in ogni piega della vita. Vivere con filosofia oggi è al centro di molti testi anglosassoni, in particolare quello di Evans “Filosofia per la vita”. Pensare filosoficamente vuol dire possedere gli “attrezzi” per affrontare in particolare il dolore, e in questo senso consiglio il libro di Armando Massarenti, “Istruzioni per rendersi felici” (Guanda, 2014). Già dal titolo si comprende che la felicità è una lenta costruzione che l’uomo contemporaneo ha disimparato, perché è immerso nella sua vita in corsa. Secondo Pascal tutta l’infelicità degli uomini consiste nel non riuscire a stare soli in una stanza, e questo accade perché stiamo perdendo la capacità riflessiva e quella di analisi.