Le coccinelle invadono la Puglia: sciami a Barletta e sul litorale

Le coccinelle invadono la Puglia: sciami a Barletta e sul litorale

5 Giugno 2020 0 Di Cristiana Lenoci

L’instabilità del clima di quest’ultimo periodo, con alternanza di giornate calde e altre più umide e fredde, potrebbe essere la causa principale dell’invasione di coccinelle verificatesi in alcune città della Puglia. In particolare, sciami di coccinelle sono state avvistate a Barletta, Margherita di Savoia e altre zone del litorale.

I graziosi insetti sono stati avvistati sulle facciate dei palazzi, sulle panchine nei parchi, sui panni stesi ai balconi. Oltre ad essere del tutto innocue per le piante, le coccinelle (considerate da sempre simboli portafortuna) sono anzi benefiche perché ghiotte di parassiti e afidi, che sono i principali nemici in agricoltura biologica.

Le coccinelle sono arrivate proprio ad hoc: nei giorni scorsi, infatti, molti agricoltori pugliesi avevano segnalato un’invasione di afidi che, nutrendosi di fiori, creano danni alle piante distruggendo i frutti in maturazione.

In questo caso, come in tanti altri, la natura sa benissimo come autoregolarsi. Potrebbe infatti esserci una correlazione tra l’invasione di afidi e quella successiva di coccinelle, che di questi si nutrono.

Il Presidente di Legambiente di Barletta, Lello Corvasce, ci tiene però a sottolineare che, proprio perché innocue e anzi benefiche per le piante, le coccinelle vanno trattate bene. E anche se sono arrivate in gran numero, non vanno assolutamente eliminate utilizzando insetticidi o prodotti del genere. Tra l’altro, le carcasse di coccinelle potrebbero attirare in casa insetti ben più sgradevoli come le blatte.

Educhiamo i nostri bambini a giocare con le coccinelle che incontrano con delicatezza, e a lasciarle volare via quando lo desiderano. E’ un segno di rispetto per la natura e gli esseri che la abitano.

Occorre guardare alla natura con uno sguardo più lungimirante: se questi insetti sono venuti a farci visita in gran numero, una ragione sicuramente ci sarà. E se lo considerassimo un segno di buon auspicio per la nostra regione che, uscita dal lockdown, sta provando a ripartire con tanto entusiasmo?