
Peroni & Puglia: un connubio lungo 92 anni
3 Luglio 2019 0 Di Cristiana Lenoci
E’ innegabile lo stretto (e antico) legame che intercorre tra la Puglia (e in particolare Bari) e il famoso marchio di birra italiano Peroni. L’azienda leader nella produzione di “bionda” ha inaugurato il primo sito produttivo barese nell’ormai lontano 1924. Oggi lo stabilimento sito in via Bitritto è tra i più moderni dello Stivale, ed è entrato in funzione nel 1963.
Provate ad entrare in una qualsiasi bar o locale del capoluogo pugliese e chiedete una birra, senza specificare altro. Il cameriere vi servirà in automatico “la birra” dei baresi, ossia una Peroni da 33cl. Se vi addentrate nei vicoli di Bari Vecchia troverete anziani che giocano a carte sorseggiando una Peroni in bottiglia con grande piacere (in estate una birra fresca è l’ideale per far passare la sete o la sensazione di arsura dovuta al gran caldo pugliese). La Peroni a Bari è una di quelle “baresità” che appartengono alla città, come il mare, il porto, la Cattedrale di San Nicola.
Un po’ di tempo fa lo stabilimento di via Bitritto poteva essere visitato, e di solito i professori ci portavano le classi che frequentavano la terza media. Alcuni ex alunni ricordano che, in quell’occasione, si dava la possibilità di assaggiare la birra prodotta, e la gita di istruzione finiva con una gran bella bevuta insieme agli amici! Oggi la legge è cambiata, e i minori non possono più bere alcolici (quindi una gita del genere non sarebbe più possibile).

La fabbrica si erge come una cattedrale, ed è ben visibile anche uscendo in tangenziale da Picone. Lo stabilimento spicca tra i campi per la sua grande insegna color rosso e oro.
Di sicuro i baresi ricordano l’incendio che ha devastato gran parte della fabbrica, avvenuto nel luglio del 2008. I danni ammontarono a circa 20 milioni di euro. Ma la Peroni volle ricostruire a Bari, dotando l’impianto di apparecchiature innovative e moderne per rendere ancora più efficiente la produzione.
Proprio a sostegno della produttività dello stabilimento di Bari, la Peroni di recente ha deciso di investire ben 25 milioni di euro per inaugurare la nuova linea di imbottigliamento ecosostenibile con “vuoto a rendere”, che permetterà di produrre circa 50 mila bottiglie all’ora, che sarebbero 3 ogni secondo. Le risorse finanziarie investite dalla Peroni consentiranno anche un ulteriore ammodernamento dell’impianto barese e l’assunzione di 25 nuovi operai.
D’altronde, i “numeri” tali per decidere di investire ci sono tutti: a Bari la produzione di birra negli ultimi anni è cresciuta in maniera impressionante: nel 2018 sono stati superati gli 1,8 milioni di ettolitri, distanziando di gran lunga quelli prodotti nel 2017.
E’ giunto il momento, per l’azienda italiana Peroni, di puntare sulla sostenibilità, incentivando il vuoto a rendere: una scelta green che sicuramente i clienti apprezzeranno molto.
Poco importa, ai baresi e ai pugliesi, che la Peroni sia stata ormai acquisita dal colosso giapponese Asahi: l’importante è che gli stabilimenti italiani continuino a produrre assumendo lavoratori e puntando sugli investimenti per il futuro. La storia d’amore tra il marchio Peroni e Bari durerà ancora molto, molto a lungo.
