
Portulaca, tra le erbe spontanee più diffuse in Puglia: benefici e utilizzi in cucina
28 Ottobre 2020Passeggiando per le campagne pugliesi, soprattutto nei terreni più aridi, duri e compatti, è facile incontrare la Portulaca, un’erba spontanea a dir poco infestante. Nonostante la sua presenza sia fortemente invasiva (soprattutto negli orti), in realtà quest’erba è molto saporita e si presta a diversi utilizzi in cucina.
La pianta della Portulaca ha origini asiatiche e in Italia viene chiamata con nomi diversi a seconda delle zone: si tratta comunque di un’erba antica, conosciuta e apprezzata dalla tradizione contadina.
La Portulaca (che appartiene alla famiglia erbacea delle Portulacaceae) cresce spontaneamente in vari periodi dell’anno, soprattutto nelle zone dal clima più caldo e temperato (come appunto la Puglia). Quest’erba spontanea riesce a sopravvivere senza acqua anche per lunghi periodi.
Ci sono varie tipologie di Portulaca: quella di cui parliamo in questo articolo è quella selvatica (la portulaca oleracea), che ha foglie di colore verde chiaro, di forma tondeggiante e con fusti facilmente riconoscibili in quanto sono ramificati e si sviluppano sul terreno in orizzontale.
I Benefici della Portulaca
La massiccia presenza di acidi grassi polinsaturi (di tipo Omega 3) fa sì che la Portulaca abbia nello specifico proprietà dissetanti, depurative, diuretiche e anti-batteriche. Gli Omega 3 sono quegli “acidi buoni” che, presenti nel nostro organismo, favoriscono una migliore circolazione sanguigna, riducendo trigliceridi e colesterolo e prevenendo patologie cardiovascolari.
Questa pianta è da sempre utilizzata come rimedio naturale dalla medicina tradizionale cinese per calmare dolori al fegato e allo stomaco. Si rivela inoltre efficace nei tipici disturbi intestinali come diarrea e vomito, emorragia post-parto ed enterite acuta. La portulaca può aiutare anche in caso di glaucoma, ipertensione, cirrosi epatica, insufficienza cardiaca e renale, prevenzione del diabete.
Nella portulaca vi è anche una concentrazione di sali minerali come ferro, sodio, rame, zinco, calcio, selenio e vitamine A-B-C.
La Portulaca in Cucina: ricetta
Che sia raccolta nei campi o coltivata come erba aromatica, la portulaca è ottima da gustare cruda. E’ preferibile però scegliere i germogli più giovani che sono più teneri e ricchi di sostanze nutritive. I germogli più datati, inoltre, hanno un retrogusto amarognolo non gradito da tutti.
Per preparare una buona insalata la portulaca è l’erba più adatta, grazie al suo sapore fresco e aspro che ben si sposa con quello di altri ortaggi ed erbette selvatiche (ad esempio la rucola).
C’è anche chi la preferisce cotta, come condimento nelle minestre, oppure nelle frittate e negli sformati. La portulaca aggiunge gusto alle zuppe casalinghe. Passata in padella con cipolla, olio, patate e altri ortaggi, quest’erba diventa un secondo davvero appetitoso.
In cucina si possono utilizzare anche i semi di portulaca: si raccolgono di solito prima che la pianta cresca e si possono aggiungere allo yogurt e cereali a colazione oppure nell’impasto se si fa il pane in casa.
Frittata di Portulaca e Pomodorini
Tra le tante ricette che è possibile realizzare con la portulaca, ne abbiamo scelta una particolarmente gustosa ed anche sbrigativa. Per 2 porzioni procuratevi questi ingredienti: 4 uova, 150 gr di portulaca appena raccolta, 12 pomodorini, olio extravergine di oliva, 1 spicchio di aglio, sale e pepe.
Preparazione
Dopo aver raccolto la portulaca, lavatela, asciugatela e abbiate cura di eliminare i gambi più duri e resistenti.
Lavate i pomodorini e tagliateli a metà. Fate soffriggere l’aglio in padella e poi aggiungete i pomodorini, fate cuocere per circa cinque minuti.
In un piatto sbattete le uova, aggiungendo sale e pepe (quanto basta).
Aggiungete le uova sbattute e la portulaca ben tagliata a pezzetti nella padella, con i pomodorini. Abbiate però l’accortezza di eliminare lo spicchio di aglio.
Mescolate tutti gli ingredienti nella padella, facendo cuocere prima da un lato e poi capovolgendo dall’altra parte per terminare la cottura.
Servite la frittata in tavola ancora calda. Oltre ad un secondo gustoso, avrete realizzato un piatto genuino e salutare. Buon appetito!