
Dal turismo di massa a quello di prossimità: il nuovo trend delle vacanze oggi
12 Luglio 2023Ebbene sì, l’estate è arrivata anche quest’anno con il suo carico rovente di caldo e aspettative. “Dove vai in vacanza” resta sempre e ovunque la domanda più diffusa al mondo quando comincia ad affacciarsi la cosiddetta bella stagione, anche se fuori ci sono fulmini e saette o temperature ancora “ballerine”.
Le vittime (o fautori) del turismo di massa si organizzano per invadere luoghi e mete vacanziere, ignari o inconsapevoli del rischio di estinzione o distruzione delle stesse. In alcune località come Venezia, la Val di Fassa e la Val Gardena si sta seriamente pensando al “numero chiuso” per i visitatori. La manovra da un lato è mossa dalla necessità di arginare un peso che diventa insostenibile, dall’altro minaccia di rendere l’accesso a tali luoghi turistici un privilegio dei più abbienti e dell’elite.
Basterebbe, invece, cambiare la prospettiva o il punto di vista. Evitare spiagge affollate come formicai, code sui sentieri, ristoranti presi d’assalto, conti da infarto, visite mordi e fuggi all’insegna dello stress e dall’ansia da parcheggio e proiettarsi su altre mete, altre località, altri luoghi magari più prossimi a noi, ma non per questo meno affascinanti o interessanti.
Dopo la pandemia da Covid, il turismo di prossimità ha guadagnato “punti”. In tanti oggi preferiscono esplorare i tesori vicini a casa, che spesso ignoriamo o peggio sottovalutiamo. Provare ad andare oltre i suggerimenti delle “10 destinazioni più consigliate per l’estate” potrebbe essere il primo passo per uscire dal circolo vizioso a cui il turismo di massa ci ha abituati e ribaltare la narrativa, ottenendo un bel risparmio di denaro ed energia.
Si parla spesso di turismo eco-compatibile e responsabile, ma non sempre se ne approfondisce il senso. Secondo le indicazioni dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile, questo tipo di turismo ha come principi cardine la giustizia sociale ed economica ed il pieno rispetto dell’ambiente e delle culture.
L’obiettivo è quello di essere protagonisti di un turismo che non è una fuga mordi e fuggi, ma piuttosto un pezzo di vita e di scoperta, dato che può regalare meraviglie segrete che non tutti hanno la fortuna di conoscere.
In Italia esistono paradisi tutti da scoprire, ma a passo lento, consapevole e curioso. Qualche esempio? Morano Calabro (a nord di Cosenza, nel Parco Nazionale del Pollino, è un delizioso borgo medievale arroccato sulla collina); le Dolomiti Friulane (molto meno conosciute rispetto a quelle venete e trentine, ma non meno spettacolari e ricche di valli, boschi, sentieri, borghi storici); Taranto (una delle città della Puglia considerate tra le più belle del mondo, che fu antica capitale della Magna Grecia); Carloforte (una piccola isola della Sardegna ancora libera dalle folle e con un mare intonso); Rocca Busambra (è il rilievo più alto della Sicilia Occidentale, selvaggio, impervio, profondamente reale e non intaccato dalla modernità).
E la lista, naturalmente, potrebbe continuare.