Digitalizzare la sanità: risorse per migliorare l’efficienza dell’assistenza sanitaria

Digitalizzare la sanità: risorse per migliorare l’efficienza dell’assistenza sanitaria

28 Giugno 2022 0 Di Cristiana Lenoci

La Sanità ha vissuto due anni di crisi dalla quale sono emerse alcune criticità. La pandemia, infatti, ha messo in luce alcune delle debolezze, motivo per cui lo Stato ha deciso di avviare una grande opera di investimenti finalizzati ad un importante rinnovamento.

Tra questi vi è la gestione e dematerializzazione delle cartelle cliniche e di tutti i documenti medici e sanitari che circolano nel nostro Paese tra istituto e paziente. Il processo è ancora in corso ma già in pochi mesi ha portato enormi risultati in termini di efficienza e rapidità d’esecuzione. Vediamo in cosa consiste e quali sono i passaggi principali che stanno portando alla piena digitalizzazione della sanità in Italia. 

Il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza e Sanità Digitale

Per spiegare questo grande cambiamento dobbiamo menzionare il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, promosso nella fase di down della pandemia per dare respiro ad un Paese gravemente colpito nella quasi totalità dei settori pubblici e privati. 

Il PNRR è il piano approvato nel 2021 per rilanciare l’economia, favorire lo sviluppo verde e avviare le organizzazioni verso la transizione digitale. Rientra tra i programmi dell’Unione Europea noti come Next Generation EU ed ha accesso ad un fondo di 750 miliardi di euro per la ripresa di tutta l’Unione. All’Italia sono stati assegnati ben 191,5 miliardi di euro che sono stati suddivisi tra vari progetti tra cui quello della Sanità Digitale. 

Per la promozione di innovazione, ricerca e digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale sono stati stanziati circa 10 miliardi di euro dei fondi ricevuti dall’unione europea. Oltre agli ammodernamenti tecnici delle strutture e al rafforzamento del sistema nelle sue aree più critiche il piano prevede un graduale sviluppo professionale, digitale e manageriale. 

Vantaggi per pazienti e strutture

La digitalizzazione e la dematerializzazione delle cartelle cliniche fanno parte di questo grande processo per il quale sono previsti significativi miglioramenti in termini di efficienza e di tempistiche di risposta. In altre parole, passando dal cartaceo al digitale studi medici, ambulatori e strutture sanitarie possono erogare servizi rapidi e sicuri sfruttando le varie funzionalità offerte da software e strumenti tecnologici. 

Peraltro, le cartelle cliniche digitalizzate possono circolare in modo più rapido ed efficiente non solo dalle strutture ai pazienti ma anche tra i vari poli sanitari per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria generale. Questo significa che i tempi si accorciano così come le code di attesa e gli iter per accedere alle cure sanitarie. Grazie a queste semplificazioni non è più necessario recarsi di persona presso gli sportelli e attendere in fila. 

La dematerializzazione delle cartelle cliniche ha un ruolo centrale presso le strutture sanitarie che la stanno adottando. Il processo di digitalizzazione che ha investito tutte le PA, infatti, vuole favorire accessibilità ed interscambio informativo strutture, dipendenti, cittadini e professionisti. Cartelle cliniche e referti medici, difatti, costituiscono atti pubblici ufficiali che le strutture sono tenute a conservare a tempo indeterminato per scopi legali e di ricerca storico sanitaria.