
Elodie: infanzia difficile, tante privazioni: “Ma non ho mai perso la voglia di sognare”
4 Marzo 2021Da cantante in gara a co-conduttrice sul palco insieme ad Amadeus e Fiorello: Elodie, che già l’anno scorso aveva conquistato il pubblico dell’Ariston con la voce ed il suo outfit originale e ricercato, è tornata ad emozionare i telespettatori con la sua musica e il racconto della sua vita difficile.
Elodie Di Patrizi è nata a Roma, da padre italiano e madre di Guadalupe (Antille Francesi). A diciannove anni decide di trasferirsi in Puglia, in Salento, e lo fa per inseguire un grande amore.
In un’intervista rilasciata un po’ di tempo fa ad un noto settimanale Elodie ha raccontato alcuni particolari dei primi anni della sua vita e dei momenti difficili che ha dovuto affrontare.
“Mia madre, modella delle Antille Francesi con origini africane e indiane, mi ha avuta da mio padre (italiano e musicista di strada), ma non era pronta e mi è mancata. Severità assente del tutto, al suo posto friabilità da cristalleria. Ad un certo punto perse se stessa. Ho provato a starle vicino, a rincorrerla nei suoi abissi, in quelle stranezze euforiche e complicate da cui non mi ha mai protetta”.
Trasferitasi a Lecce per amore, Elodie ha cominciato ad esibirsi al Samsara Beach, la rinomata discoteca sulla spiaggia di Gallipoli (Le). La cantante ha avuto infatti una relazione con il famoso dj salentino Andrea Maggino. In Salento Elodie ha conosciuto anche Sergio Sylvestre, con il quale si è presentata ad Amici di Maria De Filippi nel 2015. Sergio vince, mentre lei si piazza al secondo posto.
Ad Amici Elodie ha conosciuto un’altra artista salentina Doc, Emma Marrone, che ha prodotto i suoi primi album musicali e che è stata tra gli autori del brano “Tutta colpa mia” con cui Elodie si è presentata a Sanremo nel 2017.
Oggi che il Salento si è un po’ allontanato dalla sua vita, Elodie torna a Sanremo con grande entusiasmo ed energia vitale.
Il monologo che ha presentato ieri, verso il finale della serata, è stato davvero toccante. Oltre a ripercorrere alcune tappe della sua carriera, Elodie ha parlato di temi strettamente personali. Ha così rievocato l’infanzia trascorsa nel Quartieraccio romano,
“Il mio quartiere mi ha dato tanto e mi tolto tanto, e non parlo solo delle privazioni materiali, come non avere l’acqua calda o non riuscire ad arrivare a fine mese, ma parlo anche della voglia di sognare”. E poi ringrazia pubblicamente Mauro Tre, pianista jazz, che l’ha accompagnata a Sanremo. “Grazie perché mi hai dato una possibilità dove non me la sono data io”, ha detto fra le lacrime.
Tempo fa, durante il programma “Che tempo che fa” la cantante aveva raccontato:
“Mia mamma faceva la cubista, mi ha avuta a 21 anni. Entrambi i miei genitori hanno sofferto molto, come con per la tossicodipendenza. Sono stata anni a tentare di sistemare una cosa che non è sistemabile, non da una ragazzina.
Io ho la terza media e per dirlo ci ho messo anni: mi vergognavo come una ladra. Rimpiango moltissimo il fatto di essere ignorante.
Potrei fare un film dai miei otto anni ai 23, con tutti i personaggi della mia vita: anche solo sul pianerottolo c’erano spacciatori, gente sessualmente promiscua, alcolizzati, la mia famiglia che non era quella del Mulino bianco. Ma tutto il quartiere aveva volti parecchio coloriti: osservandoli è come se avessi studiato, ho amato tante di quelle persone. Mi hanno dato la possibilità di vedere le vita con serenità: tutte le cose si risolvono e anche quando soffri è una fortuna, perché stai vivendo.
Considero il mio passato la mia fortuna: mi ha dato la possibilità di vedere la vita cruda fin dall’inizio e non l’ho subita.”
Grande Elodie, goditi pure il meritato successo!