Ermal Meta e gli GnuQuartet incantano il Petruzzelli di Bari con il tour nei teatri

Ermal Meta e gli GnuQuartet incantano il Petruzzelli di Bari con il tour nei teatri

7 Marzo 2019 0 Di Vincenzo Barnabà

La sperimentazione e la poesia di Ermal Meta si fondono positivamente con la parte strumentale dalla GnuQuartet e riempiono il Petruzzelli di Bari di pura magia già dalle prime note: Ieri, nel prestigioso teatro barese, il pugliese Meta apre l’evento live sedendosi al pianoforte e intonando “Voce del verbo” e mentre la sua voce graffiata e raffinata inizia ad intonare “Quanta forza servirà per diventare debole, per distruggere lo scudo che mi difende da sempre. Opera la volontà, Anestesia non ce n’è. Perché amare quasi sempre è Voce del verbo morire”, il pubblico accorso diventa protagonista di un quadro rinascimentale che prende vita in piena autonomia sul palcoscenico.

Nell’essenzialità della sua scena, dove la musica è l’unico elemento comunicativo, si alternano brani degli album da solista con pezzi de “La Fame di Camilla”, che ben si sposano con i suoi dello GnuQuartet. Si tratta di veri e propri brani editi-inediti, poiché i nuovi arrangiamenti donano ai pezzi delle vesti del tutto nuove anche per chi, come noi, ben conosce la discografica del cantautore.

Se vi erano dubbi sull’unione di questi cinque artisti, la track “9 Primavere” ne ha cancellato ogni traccia: In quel momento, difatti, la sintonia sul palco è percepibile (quasi tangibile) e mentre il profondo testo coinvolge la platea, gli GnuQuartet sfoggiano tutta la loro maestria e fanno vibrare i propri strumenti donandogli un’anima. Qui si deduce immediatamente tutta la preparazione, l’amore e la dedizione che questo quartetto porta per il proprio mestiere. Tra alternanze di sensazione, i brani scorrono con fluidità e armonia e quando Ermal Meta saluta la sua “Bari”, il quadro risulta completo. A seguire, ipnotizza il nuovo arrangiamento di Schegge e quello della hit sanremese Non mi avete fatto niente ma travolge il cuore quello realizzato su “Sperare”.

Il concerto giunge al termine con “Amara Terra Mia”, celebre cover reinterpretata dal cantautore in passato, e il messaggio di bellezza portato dagli artisti presenti non può che essere condiviso da tutti sulle note di “Voodoo Love”.

LA SCALETTA

  • Voce del verbo
  • Lettera a mio padre
  • Dall’alba al tramonto
  • Piccola anima
  • Niente che ti assomigli (La fame di Camilla song)
  • Due lacrime (La fame di Camilla song)
  • Vietato morire
  • Quello che ci resta
  • 9 primavere
  • Bob Marley
  • Le luci di Roma
  • Schegge
  • Molto bene, molto male
  • Un’altra volta da rischiare
  • Non mi avete fatto niente
  • Sperare
  • Unintended (Muse cover)
  • Mi salvi chi può
  • Amara terra mia (Domenico Modugno cover)
  • Voodoo Love