L’abbazia di San Vito: l’importanza dei racconti tra leggenda e realtà

L’abbazia di San Vito: l’importanza dei racconti tra leggenda e realtà

23 Giugno 2020 0 Di Andrea Montanaro

Notizie vere, notizie false, questo è il dilemma più attuale che mai. Eppure l’uomo ha bisogno da sempre dei racconti, che siano essi veri oppure inventati, e sono tanti quelli che si tramandano di generazione in generazione con lo scopo di dare importanza alle cose e agli oggetti.

L’abbazia benedettina di San Vito, a due passi da Polignano a Mare, risale al decimo secolo dopo Cristo e conserva le spoglie del Santo da cui prende il nome. Una leggenda racconta che San Vito abbia salvato una nobile donna salernitana dall’annegamento nel fiume Sele durante una violenta tempesta. La miracolata si chiamava Fiorenza, e dopo questo avvenimento venne incaricata di portare le spoglie del suo salvatore in Puglia, proprio nel luogo in cui venne fondata l’attuale abbazia. In questo posto ancora oggi sono presenti numerose grotte scavate dal mare e in una di queste dimoravano i monaci basiliani, che presero in custodia le spoglie e ricevettero l’incarico di costruire l’edificio.

La tradizione incontra la fede, la leggenda incontra la storia, e si può scegliere di credere o no al racconto che viene tramandato, ma ciò che è certo è che l’abbazia esiste, conserva intatta la sua bellezza, il segno del passaggio delle genti che l’hanno posseduta e quello dei pellegrini che hanno scelto di visitarla.

La struttura si trova all’interno di alte mure di cinta, è delimitata da quattro torri ed è accessibile dai suoi ampi porticati che la collegano con l’esterno. La chiesa, posta al sicuro nella parte interna, presenta tre navate con tre cupole in asse e con volte a botte nelle navate laterali. L’interno conserva ancora un prezioso trittico dei santi Vito, Modesto e Crescenza, risalente al 1691.

Oggi questa costruzione si presenta con la sua imponenza e bellezza su di un affascinante porticciolo pieno di coloratissime imbarcazioni pescherecce.

Ogni anno sono tantissimi i fedeli che si trovano a venerare le spoglie del Santo.  A Giugno dal porto si avvia una imbarcazione con la sua immagine e viene portata in processione via mare fino a Polignano nella spiaggetta di Cala Paura.

La leggenda ha reso l’abbazia un importante luogo di pellegrinaggio, e questo dimostra che non importa poter sempre dimostrare la veridicità di una storia, e la scelta di crederci o meno spetta alle persone. Sicuramente gli oggetti e la memoria trovano un forte legame perchè ciò che rappresenta un oggetto è insito nella memoria e questa si tramanda molto bene attraverso gli oggetti. Questo posto dimostra quanto siano importanti i racconti per l’uomo sin da epoche lontanissime e quanto lo siano ancora oggi.

L’Abbazia di San Vito è un posto suggestivo che merita di essere visitato.