
Metal detector in spiaggia: i nuovi cercatori d’oro avvistati sulle coste pugliesi
18 Agosto 2023 0 Di Cristiana LenociPer alcuni si tratta di un hobby, altri ammettono invece di aver trovato in tale attività una fonte di reddito minima, ma non certo trascurabile in tempi di crisi come questi. Anche sulle spiagge pugliesi, nelle calde giornate di agosto, vengono avvistate spesso persone che passeggiano con il metal detector. Questo strumento, in vendita anche su alcuni siti online, consente di intercettare collane, anelli, oggetti in oro e metallo. Ve ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche, ma comunque rappresenta un piccolo investimento che si deve aver voglia di fare.
“E’ un’attività rilassante”, rivela Giovanni, intercettato sulla spiaggia di Margherita di Savoia (BAT), mentre si dedica ad uno di quelli che-come la pesca- è un passatempo per chi vuole godersi la spiaggia in modo alternativo. Giovanni, che ha 50 anni, ci rivela che con il metal detector, che utilizza da due anni nei mesi estivi, ha trovato parecchie monete e oggetti antichi.
Il metal detector funziona pure in acqua, dove molte persone perdono bracciali, orecchini, anelli d’oro. Spesso le persone che passeggiano utilizzando tale aggeggio elettronico si propongono per aiutare chi ha perduto oggetti di valore o preziosi perché legati ad un affetto.
La ricerca sulle spiagge in Italia è libera (o meglio, non regolamentata nello specifico), ed è inibita del tutto soltanto nei pressi di zone archeologiche protette o riserve naturali.
Alla domanda “Quanto denaro riesci a ricavare da una giornata in spiaggia?”, Giovanni sorride e risponde: “Se sono fortunato anche 15 euro al giorno, insomma il prezzo di un ombrellone e di un gelato. Ma sono sincero: per me è solo un passatempo come un altro, una volta ho trovato nei fondali in un paese della Sicilia un piccolo ordigno, ho avuto il timore che potessi farmi male e l’ho lasciato sul fondo”.
Tra le altre cose, gli appassionati di metal detector svolgono anche un lavoro socialmente utile, visto che ripuliscono le spiagge di tappi di birra e di altri rifiuti in metallo che non sono biodegradabili.
“Tutto ciò che è di metallo non viene smaltito nell’ambiente: sono contento e torno a casa soddisfatto quando posso dare un contributo a ripulire le spiagge dai rifiuti”, aggiunge Michele.
“Se poi ci guadagno qualcosa, ben venga…”, conclude con un sorriso che la dice lunga. In tempi di magra, bisogna proprio inventarsi di tutto.