
Michele Totaro, pastore youtuber di Vico del Gargano: “I social aiutano a far conoscere il mio mestiere”
8 Settembre 2020Di certo è sempre più raro, ormai, incontrare giovani ventenni come Michele Totaro, che scelgono di fare i pastori proseguendo con passione l’attività di allevamento tramandata dalla famiglia. Lui, Michele, detto anche “u sculer” (lo scolaro), soprannome che si riferisce ad un suo antenato che aveva studiato- da qualche anno a questa parte pubblica video su Youtube e sui social, nei quali racconta la sua attività di pastore e allevatore in Contrada Torrione, nei pressi di Vico del Gargano (Fg), luogo non distante dal suggestivo Parco Nazionale del Gargano.
Di Michele, come racconta appunto “il Corriere” che di recente lo ha intervistato, colpisce l’attaccamento e la familiarità che mostra con ognuna delle sue 200 mucche podoliche, che quotidianamente conduce al pascolo sui campi di proprietà. Basti pensare che le conosce ad una ad una, perché ciascuna mucca ha il suo nome. Quando si allontanano, lui si mette a chiamarle per radunarle: “Marchesella, Principessa, Pacchianella”, ecc.
Quando gli è stato chiesto perché pubblica video sui social e su Youtube, lui ha risposto: “Non mi interessa vendere prodotti sui social, né tanto meno raccogliere pubblicità. Il mio obiettivo è far conoscere la razza podolica e la vita del pastore oggi”.
Certo, dalla pubblicità legata ai video Michele raccoglie soldi che naturalmente investe nella sua attività. Rivela infatti, che uno dei sogni nel cassetto è aprire un caseificio in cui vendere i prodotti dei suoi animali, dalla ricotta al caciocavallo, mozzarella, formaggio primosale.
La famiglia di Michele si occupa di allevamento di mucche podoliche da ben quattro generazioni. A differenza degli altri, però, lui è il primo che, pur avendo studiato (ha conseguito il diploma presso il Liceo Scientifico) ha volutamente deciso di dedicarsi a questa attività. E così è rimasto sul Gargano, tra mucche, galline e caprette. Tempo fa ha anche rifiutato un’offerta di lavoro allettante in Emilia.
Ma-lui dice- non potrebbe vivere altrove. E’ vero, Michele è assai legato alle tradizioni della sua famiglia e della sua terra di origine (è nato a Monte Sant’Angelo), ma non disdegna certo l’utilizzo della tecnologia per promuovere e far conoscere a tutti che esistono scelte di vita alternative ma non per questo meno soddisfacenti e felici.
“Adesso, con i social, posso mostrare a tutto il mondo la vita nei campi con gli animali, le giornate che iniziano alle 5 e finiscono al tramonto. E posso far conoscere questi posti da cui scappano tutti, senza rendersi conto di vivere in un territorio con potenzialità enormi: qui siamo a 5 minuti dal mare e a 5 dalla foresta, dalle faggete vetuste che l’Unesco ha riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità”.
Un giovane ventenne innamorato della sua terra che crede ancora in certi valori e che ha piacere nel trasmetterli a chi è capace di coglierli: grazie Michele per questa bella testimonianza di passione e di vita.
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