
Quando Arte e Sport si incontrano: il murales di Zabou rende Unico il Palazzetto di Cerignola (Fg)
10 Luglio 2019
Arrivando dalla Statale 16 ed entrando in Cerignola, paese della provincia di Foggia, il murales realizzato sul nuovo edificio che verrà adibito a Palazzetto dello Sport cattura piacevolmente l’attenzione degli automobilisti. Sullo sfondo, la scritta “Non Mollare mai”, uno slogan che fa da monito a chiunque si cimenti in uno sport. Il murales raffigura gli atleti di diversi sport: un pugile, che rappresenta la forza e la determinazione; un giovane praticante di basket con il volto fiero e pieno di speranza; sulla destra una pallavolista e dall’altro due praticanti di judo impegnati in un combattimento. Si tratta di un capolavoro della street art che ha una sola firma: quella dell’artista francese Zabou.
Ha lavorato per giorni, sotto al sole cocente, su un camion dotato di gru e carrello elevatore, per realizzare il murales commissionatole e per il quale ha vinto il concorso di idee messo in palio dall’Amministrazione comunale di Cerignola. Zabou, ventotto anni, non ha deluso le aspettative di chi l’ha scelta tra altri street artist che si sono candidati per il concorso: anzi, oggi il nuovo Palazzetto di Cerignola è così bello che è proprio un piacere guardarlo.
Abbiamo incontrato questa giovane artista di origini francesi che ora vive a Londra, in un’afosa domenica mattina, proprio lì, davanti al Palazzetto dello Sport, dopo che aveva ultimato il suo murales.
R: Ciao Zabou: ci parli un po’ di te?
Z: Io ho 28 anni, vengo da un paese del nord ovest della Francia, molto più piccolo di Cerignola, davvero carino. Una bellissima cittadina dove però purtroppo non si conosce e non si pratica la street art. Per questo ho preferito studiare a Londra (Arti Visive) e poi rimanerci perché offre molti più stimoli a chi vuole svolgere questa professione come me. A Londra infatti ho potuto approfondire le mie conoscenze sulla street art e praticarla senza alcun problema.
R: Perché hai scelto “Zabou” come nome d’arte?
Z: Zabou è un nome d’arte con il quale venivo chiamata fin da piccola. Tutti mi chiamano così, i miei amici, gli insegnanti, ecc. Preferisco mantenere l’anonimato sul mio nome e la mia identità per proteggere la mia privacy. Siccome lavoro in spazi pubblici, sono sempre troppo esposta alla curiosità delle persone, che spesso non ti rispettano e ti fotografano in ogni momento. Può anche succedere che qualcuno venda una tua foto o cose del genere. Nel mondo dei graffiti è molto usuale restare anonimi anche perché spesso si opera illegalmente. Ci sono artisti che hanno un doppio numero di telefono, che indossano maschere e si rendono irriconoscibili per non avere problemi.
R: Hai lavorato altre volte per abbellire edifici pubblici come questo?
Z: Il mio lavoro è nelle strade e negli edifici pubblici, poche volte per i privati. Spesso mi commissionano disegni e murales come in questo caso, altre volte mi chiamano a realizzare murales nei festival dove si esibiscono musicisti e deejay. Nella maggior parte dei casi mi dicono: questo è lo spazio, questa è la strada, disegna quello che vuoi, lasciandomi “carta bianca” sul soggetto da realizzare. In questo caso, invece, ho partecipato ad un concorso di idee e il mio murales doveva lanciare un messaggio sullo sport. Ci sono festival in cui vengo chiamata a realizzare una performance durante la manifestazione: mentre i musicisti suonano, io disegno.

R: Conosci la Puglia? Ci sei già stata altre volte?
Z: Non ho mai visitato la Puglia come turista o per lavoro. Per il momento ho avuto modo di conoscere soltanto Cerignola e Stornara, dove tornerò tra qualche settimana per partecipare ad un Festival sui Graffiti organizzato dall’Amministrazione comunale. La street art si sta diffondendo sempre più, dieci anni era del tutto diverso, inimmaginabile tutto ciò. Per un artista non fa differenza se si viene chiamati in un piccolo paese o in una metropoli, i muri bianchi da colorare sono dappertutto! Un po’ di tempo fa sono stata in Spagna, a Salamanca, in un paesino bellissimo ma isolato e spopolato (con soli 182 abitanti): qui hanno organizzato un Festival di street art e sono arrivati 15 artisti per realizzare una “Via dell’arte” che collega il villaggio ad altri paesi vicini.
R: Sei abituata a lavorare da sola o ti avvali dell’assistenza di qualcuno quando ti occorre?
Z: Quello che faccio nella maggior parte dei casi è legale, perché ho bisogno di attrezzature e macchine per raggiungere i punti alti di un edificio o altro. Di solito opero da sola, solo alcune volte il mio fidanzato mi aiuta (fa da assistente). Lui è l’unico che, conoscendo il mio stile, lo può imitare. Anche con la bomboletta si possono adottare migliaia di stili diversi tra loro. Io ho iniziato, come la maggior parte degli artisti di street art, colorando edifici abbandonati e muri a Londra. Essendo un’operazione illegale, dovevi essere abbastanza veloce per non essere vista e fermata.
R: Che idea ti sei fatta di Cerignola, la città che ti ha premiato per l’idea del murales?
Z: Non ho visitato molto Cerignola, sono stata troppo impegnata, ho dato solo una sguardo veloce alla città e mangiato un ottimo gelato. Però una cosa posso dirla con sicurezza: la gente è stata molto cara, disponibile e carina con me. Molte persone mi hanno aiutato, non mi sono mai sentita da sola qui. Quando dipingevo ero troppo concentrata, ma quando finivo ero contenta di vedere gente attorno e parlare con loro.
R: Puoi affermare che questa è la tua professione attuale?
Z: Sì, da almeno da due anni la streert art è la mia professione principale. Sono contenta di svolgerla con grande passione ed entusiasmo e di trasmettere messaggi positivi attraverso i miei murales.
Grazie Zabou, perché hai contribuito ad arricchire e rendere speciale una costruzione che servirà ad ospitare sportivi e tifosi da ogni zona della Puglia e non solo, tutti uniti nel nome dello Sport.

Grande Zabou!
Una precisazione: Stramurales è stato e sarà organizzato dall associazione Stornara life aps
Grazie per la precisazione! Avremo modo di scrivere un articolo sull’evento.