
Dopo “Le Iene”, a Foggia arriva il primo esoscheletro per disabili
23 Maggio 2019
Anche a Foggia i disabili possono usufruire dell’esoscheletro: Una protesi bionica indossabile che consente a chi ha perso l’uso delle gambe di rimettersi in piedi e tornare a camminare. Come suggerisce la parola stessa, un esoscheletro è una struttura robotica che sostiene il corpo dall’esterno, progettata e sperimentata in campo medico per fronteggiare casi di disabilità permanente e temporanea. Un dispositivo rivoluzionario in grado di migliorare la qualità della vita di persone paraplegiche, con lesioni del midollo spinale o con deficit motori. Alcuni modelli sono già sul mercato, altri ancora in fase di sviluppo. In futuro – garantiscono i ricercatori – l’esoscheletro per disabili sostituirà definitivamente la sedia a rotelle.
Dopo il servizio di Matteo Viviani sul celebre programma “Le Iene”, L’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia si è attrezzata per diventare (al momento) l’unica struttura pubblica del Sud Italia ad aver introdotto i sistemi robotizzati, come l’esoscheletro, a supporto ed integrazione dei percorsi riabilitativi tradizionali per il potenziamento del recupero neuromotorio della fase sub-acuta di alcune patologie come l’ictus cerebrale e le mielolesioni. Il robot in questione è lo stesso utilizzato per Alice, sedicenne costretta dalla nascita in sedia a rotelle, che ha realizzato il suo sogno più grande: mettersi in piedi e camminare, come documentato di recente dal programma “Le Iene”. Nel servizio in questione, la stessa Alice viene ripresa mentre cammina per la prima volta e quando la sua gioia ha varcato lo scherma di tutt’Italia, è stata una donatrice anonima a riempirle il cuore di gioia con l’acquisto di uno di questi prodotti.

L’Ekso in questione, viene usato per patologie come paraplegie, tetraplagie, sclerosi multipla e atassia. S’indossa come una tuta sopra gli indumenti ed è un concentrato di scienza, tecnologia e cervelli. “La struttura di acciaio e carbonio è messa in moto da quattro motori elettromeccanici alimentati da due batterie che gli danno un’autonomia di circa 4 ore”, spiega Claudio Ceresi, responsabile Riabilitazione Italia per Emac. “E’ in grado di reimpostare i movimenti degli arti inferiori che per lesioni tipo ictus o midollari possono essere stati alterati”. L’esoscheletro è dotato di 16 sensori che riconoscono le intenzioni della persona che lo indossa. È un sogno per tutte quelle persone che vogliono tornare a camminare. Ma come ogni sogno ha un costo, che può arrivare fino a 190mila euro.
L’ospedale universitario di Foggia ha ora il suo esoscheletro. Sono già 16 le strutture italiane che si sono dotate di questa tecnologia.