
Riciclo & Dialetto: il connubio vincente del progetto “IPez”
18 Aprile 2019
Realizzare prodotti unici ed originali che si distinguono per la loro “foggianità” utilizzando il dialetto come strumento per comunicare ed evidenziare il senso di appartenenza ad una città, Foggia, che-come altri centri pugliesi-purtroppo conta un alto numero di giovani che sceglie di andare via. E’ questo il fulcro del progetto 100% made in Puglia di Federica Tonti e Giulia Ricciardi, che dopo la laurea presso l’Accademia delle Belle Arti, hanno messo in comune intuizione e creatività scegliendo di restare nella loro città di origine.
Nonostante Foggia possa essere considerata una città “limitante” dal punto di vista professionale, Federica e Giulia hanno deciso di intraprendere qui la loro attività perché –come ha spiegato una di loro, Giulia- “è proprio dal nulla che puoi creare tutto”.
Il progetto “IPez” si incentra sul riuso di tessuti riciclati e di capi di abbigliamento venduti presso il mercato settimanale del venerdì, appunto “le pezze”. Le due giovanissime creative foggiane, appassionate di arte e serigrafia, hanno cominciato a lavorare e sperimentare, assemblando le stoffe con le macchine da cucire delle loro mamme. Le prime opere realizzate sono state tovagliette, agende, borse, segnalibri. Praticare il riciclo e limitare gli sprechi è un obiettivo specifico del progetto, cui si aggiunge la valorizzazione del dialetto come un “tesoro” del nostro bagaglio culturale.
I detti di tradizione popolare vengono fissati sugli oggetti, a mò di proverbio o suggerimento. Qualche esempio? “Efess”, “Mazz e panell fann i figghij bell”, “Aspè, famill scriv”. Ogni espressione dialettale invia direttamente un messaggio senza necessità di essere tradotta, fornendo spesso un’occasione di riflessione su alcuni argomenti o situazioni della vita quotidiana.
Federica e Giulia hanno allestito un piccolo laboratorio presso la Casa del Giovane Emmaus, e qui creano i loro manufatti partendo da stoffe variopinte e colori vivaci. Il progetto, di recente, è stato supportato da alcune donazioni, ma ci si augura che presto le creazioni di queste due creative pugliesi possano spiccare il volo e raggiungere più persone possibili.
