Arancia del Gargano: caratteristiche e curiosità di  una delizia pugliese tutta da gustare

Arancia del Gargano: caratteristiche e curiosità di una delizia pugliese tutta da gustare

4 Luglio 2020 0 Di Cristiana Lenoci

La zona garganica, in Puglia, è rinomata anche per la produzione di agrumi. Oltre al limone “Femminello” tipico ( di cui abbiamo già parlato), nei comuni di Rodi Garganico, Vico e Ischitella (in provincia di Foggia) si coltiva l’Arancia del Gargano.

Le varietà locali sono il “melangolo”, “la bionda”, e la “duretta del Gargano”. Gli agrumeti del Gargano sono impianti realizzati a terrazze, protetti a tutt’oggi dal vento e dalla salsedine da muriccioli realizzati in pietra. C’è differenza tra le varie tipologie di arance: mentre il melangolo matura tutto l’anno, la bionda del Gargano matura tra Aprile e Maggio, ma si mantiene per tutta l’estate sull’albero, e quindi può essere raccolta fino a Settembre.

Dal punto di vista delle caratteristiche organolettiche, il melangolo ha polpa color rosso intenso, mentre le altre varietà hanno la polpa color arancio. L’arancia del Gargano ha un odore spiccato e intenso. Il sapore del melangolo, anche se meno succoso rispetto alle altre varietà, è comunque forte, deciso, talvolta con punte di aspro.

Le arance del Gargano si conservano in luogo fresco e asciutto, a temperatura ambiente, fino a tre settimane. In frigorifero possono essere conservate molto più a lungo, mantenendo intatto il sapore e la consistenza.

Questi agrumi tipici del Gargano sono ottimi al naturale, ma oggi sono disponibili anche in una gamma sempre più ampia di prodotti derivati, come marmellate, canditi e altre leccornie.

Molto particolare è l’abbinamento dell’arancia nell’acquasale, una piatto tipico preparato con pane raffermo, acqua salata, aglio, prezzemolo, olio e arance tagliate a tocchetti. E’ una pietanza garganica che si prepara nelle serate invernali, fatta di ingredienti poveri, molto saporiti. Colpisce la semplicità degli elementi utilizzati e l’abbinamento inusuale dell’arancia con aglio e olio. Il gusto è particolare: il sapore dell’arancia affiora in tutta la sua ricchezza, insieme alla consistenza del pane e alla delicatezza dell’olio extravergine d’oliva. L’abbinamento richiama ricette del mondo arabo.

Curiosità

La Puglia presenta tracce di coltivazione di messa a dimora di “pomi citrini” già a partire dall’XI secolo d.C. Si trattava allora dell’unico citrus presente nel continente europeo, ovvero di una lontana progenitrice della nostra arancia amara. Da allora la regione ha messo pienamente a frutto la sua vocazione per gli agrumi, raggiungendo nell’Ottocento un carico di esportazione verso Inghilterra e Stati Uniti di tutto rilievo. Con l’inizio del secolo scorso, tuttavia, la forte concorrenza di altre zone di produzione sia in Italia che all’estero e la depressione economica della regione hanno favorito un lento e progressivo abbandono di quelle coltivazioni.

L’arancia duretta del Gargano ha ottenuto il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta), ed è apprezzata ed esportata in tutto il mondo.

Ricetta Acqua e Sale di Arance

Questa ricetta tipica ha le sue origini nella Puglia rurale: si tratta di un piatto semplice, povero e al tempo stesso nutriente, che veniva consumato dai contadini soprattutto a cena. Ecco cosa serve per preparare Acqua e Sale di arance per due persone: 1 arancia, 1 cipolla rossa o scalogno, 1 spicchio d’aglio, 1 bicchiere d’acqua, sale q/b, olio d’oliva q/b, pepe, 2 fette di pane.

Preparazione: pelare al vivo l’arancia e poi tagliarla a fette; Tagliare a fette sottili la cipolla (o lo scalogno).

In una ciotola versare l’acqua e aggiungere: l’arancia, la cipolla, lo spicchio d’aglio, il sale, un filo d’olio. Lasciar riposare per un’ora circa. Bruschettare le due fette di pane.

Sul fondo del piatto disporre il pane, due/tre fette d’arancia, alcuni anelli di cipolla, irrorare con qualche cucchiaio dell’acqua in cui abbiamo lasciato tutti gli ingredienti che a questo punto risulterà aromatica e profumata.

Completare il piatto con pepe e un filo d’olio d’oliva.

Per un sapore esotico una grattugiata di buccia di combava, lime o polpa di caviale limone.

Buon appetito!