Basta con i soliti gusti di gelato: la sfida del pugliese Michel Draicchio

Basta con i soliti gusti di gelato: la sfida del pugliese Michel Draicchio

2 Marzo 2019 1 Di Cristiana Lenoci

A Peschici, rinomata località turistica del Gargano, c’è una gelateria “storica”, aperta da venti anni, ed oggi gestita da Michel Draicchio: la “Gelateria Michel”. Come succede a tanti altri imprenditori del settore, Michel si reinventa per soddisfare l’esigente palato dei numerosi turisti che arrivano a Peschici, puntando ad una selezione degli ingredienti utilizzati e all’adesione ai Presidi Slow Food del territorio.

Qui si gusta un gelato da ricordare”: si legge sui bigliettini da visita e tovaglioli presenti nel locale. Michel ci tiene infatti a precisare che “chi viene da noi fa un percorso di gusto nelle nostre tradizioni”.

Nel 1999 il “cavallo di battaglia” della gelateria di Michel era il gusto “peschiciano”, realizzato con cioccolato fondente e fichi secchi, anche questa una ricetta tipica pugliese. Successivamente, Michel ha voluto rischiare un po’, provando a realizzare dei gusti insoliti con ingredienti diversi.

La sfida di Michel è di non fare “copia incolla” e utilizzare prodotti autentici, acquistati da rivenditori locali. La maggior parte degli ingredienti che si trovano nei gelati arrivano dal Gargano (ad esempio noci di Vico e mandorle di San Giovanni Rotondo), ma vi sono anche i pistacchi di Bronte e le nocciole autentiche del Piemonte. Anche la frutta “da Michel” è rigorosamente di stagione, non vi è spazio per quella esotica proveniente da Paesi lontani. Lui preferisce coltivare direttamente frutta e ortaggi su un piccolo terreno di sua proprietà.

Ma l’intenzione di Michel è di andare oltre e stupire i turisti e i clienti con gusti davvero insoliti, direi introvabili altrove. E ci riesce benissimo: sul suo bancone trovi il gusto del caciocavallo podolico (abbinato ad una composta di mele cotogne), quello di grano arso e della burrata di Andria.  E poi c’è quello al pane di Altamura, al lampascione, al cacio ricotta e al tartufo locale. E il gelato al gusto “pettole” per chi ama questa tipica specialità pugliese.

Un tripudio di gusti che fanno bella mostra nelle vaschette con il nome anche questo spesso originale, in dialetto. Michel chiede ai clienti di chiamare il gusto con il nome in dialetto, e spesso sono proprio gli stranieri ad azzeccare la giusta pronuncia!

Non è un gelato commerciale, quello venduto da Michel. “Avrei potuto guadagnare di più con i soliti gusti, ma ho voluto un gelato che potesse rispecchiare la nostra mentalità, il nostro modo di vivere qui in Puglia”, dice. E ha perfettamente ragione!