Francesco Sanapo, barista e assaggiatore salentino: ecco cosa c’è dietro una tazzina di caffè

Francesco Sanapo, barista e assaggiatore salentino: ecco cosa c’è dietro una tazzina di caffè

5 Febbraio 2020 0 Di Cristiana Lenoci

La maggior parte di noi beve il caffè al bar come un rito quotidiano a cui non presta più attenzione. Eppure, dietro una “semplice” tazzina di caffè c’è tutto un mondo che i più non conoscono, e che è davvero affascinante.

C’è chi, proprio sulla bevanda italiana più amata, ha costruito nel tempo ben due professioni, svolte entrambe con passione e competenza: quella di barista e di assaggiatore di caffè.

Lui si chiama Francesco Sanapo, ha 39 anni ed è originario di Lecce. Vive a Firenze, dove gestisce due caffetterie. Inoltre è sempre in giro per il mondo a promuovere e valutare l’aroma “perfetto”, in qualità di assaggiatore. Proprio per la sua esperienza in questo settore, Francesco è considerato il miglior assaggiatore di caffè in Italia.

Nei due bar che gestisce, il caffè costa cinque euro a tazzina. Un prezzo un po’ caro per chi, invece, è abituato a pagarlo poco più di un euro. Ma al riguardo Francesco fornisce una spiegazione chiara e soprattutto verosimile. Chi vende il caffè ad un euro sicuramente acquista materia prima a basso costo, il che equivale a dire che la qualità non è certo delle migliori. Inoltre, dietro ad un prezzo così competitivo spesso c’è anche scarsa considerazione economica del lavoro e della competenza del barista che svolge la sua attività dietro al bancone.

Sanapo ha realizzato obiettivi professionali importanti: è stato campione italiano per tre volte, poi nel 2013 si è classificato al sesto posto al “World Barista Championship” che si è svolto a Melbourne. A Giugno prossimo rappresenterà il nostro Paese a Berlino, al campionato mondiale degli assaggiatori di caffè.

Intorno al caffè, in passato, c’era un’enorme ritualità: per gli italiani il caffè è sempre stato una bevanda particolare, che evoca socialità e convivialità. Questa bevanda è stata celebrata da grandi attori come Eduardo De Filippo, Sophia Loren, o artisti come Fabrizio De Andrè.

Oggi tutto questo si è perso, a causa dell’avvento delle multinazionali che propongono il caffè ad 1,80 euro. “Mia madre faceva la moka a tutte le vicine. Bere il caffè deve essere un’esperienza, invece sembra essere diventata una medicina”, dichiara Sanapo con un velo di nostalgia.

Il caffè a cinque euro? Si vende, soprattutto agli stranieri che apprezzano molto il caffè italiano, che è il top rispetto a quello che sono abituati a bere nei loro paesi. La cosa  bella è che, nelle caffetterie di Francesco, spesso vengono proposte nuove specialità di caffè e gli intenditori e appassionati sono molto contenti di assaggiare aromi inediti e particolari.

I riconoscimenti ottenuti nel settore hanno permesso al salentino Sanapo di diventare consulente di alcune aziende, per le quali va in giro a selezionare l’aroma e il gusto da lanciare sul mercato.

Per Francesco il caffè non ha alcun segreto. Basti pensare che al Campionato di Rimini a cui ha partecipato, è riuscito ad indovinare otto caffè su otto in circa tre minuti, distinguendo il caffè “diverso” tra le tre tipologie che gli venivano proposte. Oltre a ciò, Sanapo va in giro a conoscere piccoli produttori, individua aromi esclusivi e poi passa a lavorarli presso la sua torrefazione.

Tra poco l’imprenditore del caffè partirà per l’Uganda, in Africa. “Vado alle origini del caffè, realizzeremo un libro fotografico con i ritratti dei contadini ed un documentario”, ha dichiarato. La sua è anche una battaglia sociale. “Il prezzo di mercato è scandaloso. Io ho visto gente piangere perché non ha neppure un sacco di caffè da vendere. Dietro una tazzina ci sono tante problematiche: dalle malattie che attaccano la pianta ai cambiamenti climatici”, conclude.

Dovremmo ricordarcelo ogni qual volta beviamo una tazzina di ottimo e fumante caffè.

Blog di Francesco Sanapo