Orecchiette “illegali” a Bari Vecchia: anche il New York Times ne parla!

Orecchiette “illegali” a Bari Vecchia: anche il New York Times ne parla!

11 Dicembre 2019 0 Di Cristiana Lenoci

La tradizione tutta pugliese delle orecchiette fatte a mano dalle donne nei vicoli di Bari Vecchia è finita sulle prime pagine del noto quotidiano statunitense “The New York Times”. L’autore dell’articolo, il giornalista Jason Horawitz, nel suo reportage parla di “crimine della pasta” per definire il “caso” delle orecchiette artigianali di cui non vi è tracciabilità e lista degli ingredienti.

In realtà, pur non essendo “tracciabili” secondo i parametri fissati dalla legge, tutti conoscono la provenienza delle orecchiette baresi e sono al corrente degli ingredienti che servono per realizzarle.

Si sta parlando comunque di una tradizione secolare, che si perde nella notte dei tempi, e che si tramanda di generazione in generazione. Il giornalista americano, nella sua inchiesta, mette in evidenza come la rigidità delle leggi rischia di inficiare una tradizione così forte che, per molti, rappresenta anche una fonte di sostentamento economico.

Le massaie che vendono la pasta appena fatta a mano davanti alle loro case a piano terra nel centro storico di Bari sono anche un’attrazione turistica per tutti coloro che arrivano nel capoluogo pugliese. Il turista è disposto a spendere un po’ di più per avere orecchiette fatte a mano come una volta piuttosto che comprare quelle in vendita nei negozi.

Purtroppo, però, da ottobre scorso le cose sono molto cambiate ed in futuro potranno cambiare ancora. Le autorità hanno posto seri limiti all’attività delle massaie baresi. La legge è chiara e prevede: l’utilizzo di registratori di cassa per essere in regola con il Fisco, il rispetto delle norme igienico-sanitarie, il possesso di autorizzazioni per la vendita di prodotti alimentari.

Chiaramente le signore baresi sono “fuori legge” perché le loro orecchiette non hanno un’etichetta con lista degli ingredienti e relativa tracciabilità degli stessi.

Le massaie sono preoccupate, a giusta ragione. Hanno il timore che, da un giorno all’altro, possano arrivare le guardie ad interrompere le loro attività. Sperano in un tempestivo intervento del Sindaco di Bari, che ha annunciato di volersi occupare personalmente della vicenda e trovare al più presto una soluzione.

Multare le massaie depositarie dell’antica arte di fare le orecchiette a mano non sembra la soluzione più giusta. Servirebbe soltanto un pizzico di buon senso per incanalare la tradizione verso il rispetto della normativa circa la sicurezza alimentare. Un compromesso è sempre possibile e, in questo caso, auspicabile.