Santo Stefano: Tradizioni, storia e curiosità!

Santo Stefano: Tradizioni, storia e curiosità!

26 Dicembre 2019 0 Di Vincenzo Barnabà

Santo Stefano: data e giorno

Se il giorno dopo il Natale non torniamo al lavoro lo dobbiamo a Santo Stefano. Il 26 Dicembre è infatti la data “consacrata” a Santo Stefano, il primo martire della cristianità ed è vacanza. E’ importante sapere che nella tradizione della chiesa ortodossa e in quella protestante (ma non in tutte) Santo Stefano si festeggia invece il giorno seguente, ovvero il 27.

 

Storia di Santo Stefano

Santo Stefano è ritenuto il primo martire della cristianità ed è per questo fra i Santi più importanti. Stando a quanto scritto nel Nuovo Testamento la morte di Santo Stefano sarebbe avvenuta intorno al 33 d.c. La storia di Santo Stefano e della sua fine si può leggere negli Atti degli Apostoli nel capitolo 6 e 7. L’accusa che il sinedrio gli rivolese fu di blasfemia e per questo, trovandolo colpevole, lo condannò alla lapidazione. Fra coloro che indagarono e condannarono la condotta di Stefano c’era un certo Saulo di Tarso che in seguito sarebbe diventato San Paolo. Stefano si unì agli apostoli dopo la Pentecoste, diventando un discepolo. Gli apostoli spiegarono ai discepoli che la missione più importante era diffondere la parola di Dio e la storia di Gesù e Stefano si impegnò a fondo in questa nuova avventura spirituale. Con il tempo il numero di ebrei che si convertivano al cristianesimo cominciò ad aumentare ed è così che i sacerdoti entrarono in allarme e denunciarono Stefano per blasfemia, accusandolo di predicare contro Mosè e contro Dio. Il Sinedrio usò dei falsi testimoni per accussare e in seguito condannare Stefano che non abiurò mai consegnandosi di fatto nelle mani dei suoi aguzzini.

Santo Stefano: perché è festivo e si celebra il 26 Dicembre

Il giorno di Santo Stefano è un giorno festivo, ciò significa che è vacanza a tutti gli effetti e che uffici e negozi sono chiusi. Per quanto riguarda la chiesa Santo Stefano è un vero e proprio dogma, proprio come la festa dell’Immacolata che ricorre l’8 dicembre. Per la chiesa è un Santo particolarmente caro anche per via del fatto che la benedizione che diedero gli Apostoli prima di lasciarlo partire per predicare è identificata come il principio del cammino del diaconato e proprio dei diaconi è infatti protettore Santo Stefano. Questo non basterebbe però a fare del 26 Dicembre un giorno di vacanza, perché in caso di giorno festivo è lo stato a decidere. È solo nel 1949 che il giorno di Santo Stefano è diventato festivo, il proposito era quello di prolungare, seppure di un solo giorno, le vacanze natalizie. Ma come mai la data prescelta dalla chiesa per celebrare questo martire era proprio il 26 Dicembre? È presto detto: dato che Santo Stefano è riconosciuto come il primo martire della cristianità, lo si è voluto mettere accanto a Gesù nel calendario in modo che la festa potesse avere anche una coerenza temporale, celebrando il primo santo, dopo l’avvento del Cristo, che ha combattuto per la fede cristiana.

Tradizioni del giorno di Santo Stefano

Le tradizioni del 26 Dicembre sono essenzialmente due: mangiare gli avanzi dei due giorni di festa precedenti, Vigilia e Natale, e trascorrere il tempo in famiglia. In molti si organizzano per andare insieme al cinema e vedere gli ultimi film di Natale arrivati in sala. In alternativa si organizza un piccolo cineforum casalingo che consente di rivedere le pellicole diventate ormai grandi classici del Natale. In generale è una giornata più rilassante e distesa rispetto agli altri giorni delle feste, in cui ci si gode il calore di casa, si approfitta della compagnia della propria famiglia o si va a far visita ad amici e parenti che non abbiamo avuto l’occasione di vedere in precedenza. Volete fare qualcosa di diverso? Cercate i musical e gli spettacoli ospitati nei teatri italiani per le feste di Natale.

 

Festa di Santo Stefano per i bambini

Come raccontare la storia di Santo Stefano ai bambini? Invece di narrare subito la storia del santo così come è scritta negli Atti degli Apostoli, la si può approcciare usando un racconto che è a metà fra storia e leggenda. Secondo alcuni la mamma di Santo Stefano si recò ad adorare Gesù Bambino appena nato. All’epoca la donna non era però ancora diventata mamma malgrado il forte desiderio di maternità e affinché nessuno lo notasse prese un masso e lo nascose nello scialle fra le sue braccia, proprio come fosse un neonato. Maria però scoprì subito l’inganno e disse alla donna, che si chiamava Tecia, che il suo desiderio di avere un bambino sarebbe diventato realtà e infatti la pietra che teneva fra le braccia si mutò in un bimbo. Tuttavia, Maria disse anche alla donna che suo figlio, nato da una pietra, sarebbe anche morto per via delle pietre.

 

Ricette e menù per il 26 Dicembre

Cosa si cucina il 26 Dicembre? Nulla di complicato, in tavola si portano gli avanzi del giorno precedente. Praticamente tutti gli avanzi di Natale possono essere riutilizzati per preparare nuovi e golosi piatti. Non fanno eccezione i dolci, naturalmente, che più di ogni altro cibo si presta a nuove e golose rielaborazioni, ricette che esaltano addirittura il dessert di partenza. Con gli avanzi del pandoro si può cucinare un ottimo tiramisù, ma anche un dolce fresco all’ananas oppure, se volete fare felici i più piccoli, potete tagliarlo a fette e imbottirlo di crema di nocciole o di cioccolato. Con gli avanzi del panettone per Santo Stefano possiamo preparare il risotto (ebbene sì, esiste davvero questa golosa ricetta), ma anche il budino e un gustoso pudding. E con il torrone? Naturalmente anche con il torrone avanzato si possono cucinare delle vere e proprie delizie, come dei muffin, delle palline cioccolatose ricoperte di pistacchio e tante altre cose buonissime.

 

Idee e giochi per il giorno di Santo Stefano

Santo Stefano è anche la giornata dei giochi di Natale. Grandi e piccini il 26 Dicembre si ritrovano attorno al tavolo coperto da un panno verde per giocare ai classici giochi di carte, come Mercante in fiera e sette e mezzo, oppure a tombola, il gioco delle feste per eccellenza. Se non amate le carte potete pur sempre ricorrere ai giochi da tavola, oppure improvvisare un gioco dei mimi a tema natalizio dividendovi in squadre. Molto divertente, soprattutto se trascorrete il 26 Dicembre in compagnia degli amici, è organizzare uno swap party in cui scambiarsi i regali di Natale che non abbiamo amato. Le alternative sono tante, basta capire qual è il gioco di Natale che ci assomiglia di più.

 

Cosa fare e dove andare il 26 Dicembre?

Il 26 Dicembre è il momento giusto per fare un bel giro nel centro città, visitando piazze e vie che raramente frequentiamo nei giorni lavorativi. Naturalmente ci si può anche dirigere più lontano ed organizzare una vera e propria scampagnata. In alcune zone e città d’Italia sono ancora aperti tanto i mercatini di Natale quanto le case di Babbo Natale e possono rappresentare due ottimi diversivi se abbiamo bambini al seguito. In alternativa potete prenotare per un pranzo in agriturismo o in qualche località particolarmente rilassante che vi aiuti a distendervi e rilassarvi prima di tornare al lavoro.