Piano delle Fosse granarie di Cerignola: in un documentario breve la storia di un monumento unico al mondo

Piano delle Fosse granarie di Cerignola: in un documentario breve la storia di un monumento unico al mondo

26 Maggio 2021 0 Di Cristiana Lenoci

Chi passa per la prima volta da Cerignola, cittadina della provincia di Foggia, non può che restare attonito dinanzi alla particolarità del Piano delle fosse granarie. Un “monumento a cielo aperto” ubicato proprio nel centro storico, in cui, tempo addietro, si raccoglieva il grano per poterlo conservare a lungo in un ambiente realizzato ad hoc per questo.

C’è ancora qualcuno (soprattutto tra i più giovani) che ancora chiede a noi cerignolani se, per caso, quell’area ricoperta di fosse, ognuna con il suo cippo identificativo, sia un cimitero all’aperto. Anche se la cosa fa sicuramente sorridere, rende appunto l’idea di quanto le fosse granarie, per la loro particolarità, rappresentino un monumento unico in tutto il mondo.

Nonostante si trovi in pieno centro cittadino e sia stato oggetto di ristrutturazione da qualche anno a questa parte, il Piano delle Fosse non è purtroppo valorizzato come dovrebbe, considerando la sua valenza storica.

Per fortuna, però, a differenza di ciò che è avvenuto in altri paesi della Puglia (ad esempio Foggia e San Paolo di Civitate) dove sono rimaste pochissimi esemplari di fosse, a Cerignola circa 700 di esse sono tutt’ora intatte, anche se non più utilizzate.

Grazie all’interesse di alcuni cittadini amanti della tradizione e appassionati di storia del territorio, il Piano delle Fosse, tempo fa, è stato espropriato ai singoli proprietari dal Comune e vincolato ai fini della sua tutela. E’ quindi rimasto un monumento ancora vivo e presente nella vita della città ofantina.

Tant’è che ci sono progetti ed eventi che appunto, partendo dall’obiettivo di valorizzare i centri storici e il patrimonio monumentale delle città pugliesi, si soffermano su alcuni di essi raccontandone la storia e le caratteristiche.

E’ nell’ambito del “Cittadella Art Festival” promosso da AAD_ Arte Architettura Design in collaborazione con Oltre Babele di Cerignola, che si inserisce il docu-film intitolato “Una storia nascosta. Il Piano delle Fosse Granarie: storia, economia e tradizioni di Cerignola”, realizzato dal regista cerignolano Giuseppe Valentino.

Il documentario breve, presentato ieri in anteprima sui canali social delle due associazioni, ricostruisce un “pezzo di storia” di Cerignola raccogliendo interviste, aneddoti e foto di repertorio dell’epoca. Le immagini, sapientemente montate tra loro e le musiche suggestive a corredo delle stesse, sono riuscite ad emozionare tutti gli spettatori, non solo i cultori di tradizioni locali o gli appassionati di storia.

Lo stesso regista, durante la presentazione online del lavoro filmico interamente dedicato al Piano delle Fosse, ha rivelato di essersi emozionato mentre riprendeva le scene del documentario.

“Nella fase preliminare di ricerca siamo entrati in contatto con diversi studiosi e appassionati di storia locale e archeologia (Nicola Pergola, Matteo Stuppiello, Giovanni Montingelli) alcuni poi comparsi con i loro contributi nel documentario, e mi ha molto emozionato la loro passione e la dedizione pluriennale svolta in assoluto silenzio, con umiltà, pazienza e diligenza, quasi sempre senza nessun aiuto economico, ignorati dalle istituzioni. Grazie al loro lavoro oltre al Piano delle Fosse ci troviamo un numero non indifferente di pubblicazioni, foto, testimonianze e nel caso del Museo Etnografico oggetti di un valore inestimabile per un viaggio nel tempo davvero emozionante.

Mi è molto piaciuto anche conosce Michele Sciusco, che è l’ultimo rappresentante di un gruppo di persone un po’ leggendarie nel folclore cerignolano e cioè la cosiddetta ‘Carovana Sfossatori’, proprio gli addetti a quel lavoro durissimo di carico e scarico del grano e del trasporto”.

Nel ripercorrere la storia di questo monumento atipico il regista Valentino si è fatto un’idea di quello che è oggi il Piano delle Fosse e di cosa, invece, potrebbe diventare per acquistare valore e importanza.

“Ritengo che il Piano, a differenza di un qualsiasi altro monumento ha una valenza diversa. E’ sì storia, addirittura archeologia ma negli anni ha avuto una funzione legata al lavoro, al raccolto, alle stagioni e alla coltura del grano e dei legumi. Oggi si scambia per un cimitero perché un po’ lo è, è un luogo morto, senza più nessuna utilità, perché come lo ha chiamato Pergola è un ‘Monumento al rovescio’, il tesoro è sotto terra, non è visibile. Non penso si presti a nulla di turistico ma al contrario, può diventare un luogo con un futuro importantissimo. Se le sementi sono conservate nelle Fosse hanno una germinabilità del 98% contro il 60% dei silos contemporanei in metallo dove i grani vengono stoccati con additivi chimici non proprio salutari.

Questo significa che si potrebbero usare le Fosse come banca dei semi antichi e preziosi e quindi non un uso turistico e monumentale, ma un utilizzo legato ad una buona pratica che in futuro avrà un’applicazione sempre maggiore, visto che la proprietà e il monopolio sui semi è un tema importante e scomodo proprio dei nostri giorni. Si potrebbe immaginare un progetto del genere su poche Fosse, certamente non su tutte, (molte a quanto pare sono collassate). Cosa fare con il resto? Fantasia e coinvolgimento dei vecchi proprietari sicuramente”.

Quello di Giuseppe Valentino è un documentario interessante, che rievoca la storia di un monumento che gli stessi abitanti di Cerignola sottovalutano o non apprezzano abbastanza. Guardandolo, ognuno di noi ritrova un po’ di se stesso, delle proprie origini. Ed è questa la forza delle immagini che arrivano alle emozioni: il regista Valentino ha saputo rendere perfettamente quel  senso di identità che dovrebbe aiutarci a sentirci più uniti in nome della tutela del bene comune.

Guarda qui il documentario